Attilio Caja, dopo 38 minuti avanti sembrava quasi che Cantù potesse farcela e invece ha vinto ancora Siena. Qual è stata la chiave della gara?
“Partiamo da Cantù, che merita i complimenti. Secondo me Basile ha giocato bene finché ha retto fisicamente e con lui in palla Cantù era avanti. Però, oltre un certo minutaggio, Basile soffre e bisogna che Cinciarini tenga pressioni e contatti che sono al massimo livello di competitività. Il giovane è bravo, ma non ancora in grado di rispondere colpo su colpo ad avversari del calibro di McCalebb e a una difesa come quella di Siena.”
Basile-Cinciarini: qual è la “scomposizione del minutaggio” ideale secondo te?
“Indicativamente, se vuoi che Basile sia per 15 minuti il Basile che fa la differenza, devi avere 25 minuti di qualità da Cinciarini il quale, ripeto, è sulla buona strada, ma stasera aveva di fronte il livello e la forza di McCalebb, Moss, Stonerook e ci sta che alla fine arrivi provato.”
Parliamo di Siena. L’ha svoltata Lavrinovic?
“Direi piuttosto che Siena l’ha vinta in difesa, giocando di squadra. Bravo Lavrinovic, certo, ma difensivamente i senesi hanno fatto quadrato e quindi diamo la giusta importanza ai recuperi di Stonerook e McCalebb. Sono stati molto bravi a tenere per tutta la partita, con Cantù avanti, lavorando sempre molto duramente in difesa. Questa secondo me è stata la chiave della vittoria finale.”
Cantù a un passo dalla vittoria…
“La squadra brianzola ha confermato di essere una del terzetto che farà sì, a mio avviso, che lo ‘Scudetto delle altre’ sarà il 4° posto. Parlo ovviamente di Siena, Milano e di questa Cantù, arrivata al penultimo passo nella costruzione di una vittoria importante. Fare l’ultimo passo non è affatto facile e fa tutta la differenza che passa fra vincere e perdere. Arrivarci dipende da molti fattori, tecnici e psicologici. Dipende poi da chi esce dalla panchina e credo che il lungo Ortner abbia giocato una gara di buon livello. Dipende da quanto saranno bravi gli esordienti e direi che lo statunitense Lighty ha giocato tutto sommato bene. Ma è ovvio che quell’ultimo passo non sia facile da fare e abbisogna ancora di uno sforzo di crescita da parte di chi ha perso. Cantù merita comunque i complimenti, per essere arrivata a un passo dalla vittoria.”
Con le nuove acquisizioni dei diritti TV, sei stato contattato per fare il commentatore tecnico al Campionato 2011/2012, ma non hai voluto dare l’esclusiva e quindi hanno scelto altri al tuo posto. Pentito della scelta?
“Assolutamente no. Io sono un allenatore e voglio allenare. Se capita qualche commento in TV ben volentieri, visto che in molti hanno espresso apprezzamento per le volte in cui l’ho fatto, ma non può essere qualcosa che mi toglie la possibilità di fare il lavoro che amo.”
Il tuo giudizio sulla coppia composta dal telecronista Ugo Francica Nava e dal commentatore Gianmarco Pozzecco?
“Direi positivo, soprattutto perché hanno detto la loro sia su chi doveva o no stare in campo sia su chi doveva o no prendersi delle responsabilità. Tutti quelli che dicono la propria, senza buonismi ed equidistanze noiose, meritano rispetto. Anzi, aggiungo che è giusto dire la propria anche rispetto ai fischi degli arbitri. Erano all’esordio e hanno un campionato davanti, l’esperienza non manca e credo che potranno soltanto migliorare. Quindi, tutto sommato, un commento degno della partita.”
Supercoppa 2011
SIENA 73
CANTU’ 70
Parziali: 12-15; 24-32; 47-48; 73-70.