Brevemente: Ruta 7, traghetto attraverso i fiordi cileni, da Puerto Mont a Puerto Natales: 3 giorni di navigazione e il fantastico Parque National Torres del Piane.
Una delle strade più affascinanti, desolate e spettacolari del Sud America, è senza dubbio il Camino Austral, la Ruta 7, chiamata anche del generale Pinochet, che la volle con assoluta caparbietà: chissà, se si fosse dedicato con maggior costanza ai problemi viari della sua terra, forse non avrebbe compiuto tanti danni tra gli strati sociali della popolazione del suo paese!
Del battello che dire, oltre che lo scenario è soggettivamente superiore all’Inside Passage in Alaska, ai fiordi norvegesi ed anche a quelli neozelandesi, e che ci sono dei passaggi di una settantina di metri ed il traghetto è largo circa 50.
Svettanti al di sopra della steppa patagonica di circa 2.800 metri, le spettacolari colonne di granito del Parque National Torre del Paine dominano il panorama di quello che è considerato il parco più bello del Sud America ed uno dei più belli delle Americhe. Accanto a queste guglie di una bellezza incredibile si stagliano contro il cielo la vetta del Paine Grande (3.050 metri) ed i picchi di roccia sedimentaria nera de Los Cuernos, con un’altezza variabile tra i 2.200 ed i 2.600 metri). Sì, queste sono proprio le famose montagne della Patagonia riportate da manifesti e copertine di libri in tutto il mondo.
Pensare di visitare l’estremo sud del continente americano, senza inserirci queste 3 perle, è sicuramente una scelta poco saggia, anche perché così facendo, una volta sbarcati dal battello, sarete a 100 chilometri dal blocco delle Torri del Paine, relativamente vicini al ghiacciaio Perito Moreno (1 giorno) ed al blocco Cerro Torre- Fitz Roy. Certamente un modo positivo di vivere la Patagonia, che comunque vi farà soffrire con i suoi venti tanto forti da abbattere un asino (è un modo di dire assai comune da questa parti).
Da qui, l’arrivo in Terra del Fuoco, è poco più di una formalità, traghetto da Punta Arenas a Porvenir e, diamine, non è cambiato niente, e noi che chissà cosa ci aspettavamo! Pensare che fino al 1600 era considerata la parte estrema dello “sconosciuto continente antartico”, l’antiterra, come era stata postulata da Pitagora. Una specie di terra alla rovescia, coperta da un sole nero, dove la neve cadeva all’insù, gli alberi crescevano all’ingiù.
Anche dopo i viaggi di Magellano, non poco restio allo sbarco su questa terra desolata (come dargli torto, visto la sua fama), e la sua conseguente scoperta, questa regione agli estremi confini della terra, ha continuato ad esercitare un fascino irresistibile sui tanti che la hanno visitata.
Noi, nel nostro piccolo ci siamo limitati ad arrivare semplicemente dove la strada più australe del mondo, la Ruta 3, va a terminare.
Ed ora? Che facciamo? Rimaniamo un giorno intero nel Parque Nacional Tierra del Fuego, decidendo di ritornare ad Ushuaia solo quando comincia a nevicare.
Via verso nord.
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PUNTATE PRECEDENTI
Venerdì 9 Dicembre 2011
GIOVANNI LAMONICA: L’UOMO CHE GIRA IL MONDO IN MOTO.
Mercoledì 14 Dicembre 2011
LA STRADA NEL DESERTO. Africa, Libia, 2006.
Mercoledì 21 Dicembre 2011
A MARAMURES, NELLA TERRA DEGLI ANTICHI DACI. Europa, Romania, 2005.
Mercoledì 28 Dicembre 2011
SOGNI SUDAMERICANI. Sud America, Bolivia, 2003.
Mercoledì 4 Gennaio 2012
LE MACCHINE DA PESCA. Italia, Abruzzo, 2008.
Mercoledì 11 Gennaio 2012
IL LAGO D’ARAL CHE NON C’E’ PIU’ E IL CAPITANO IMPAZZITO. Asia, Uzbekistan, 2006.