Nell’Alta Tuscia esiste la GAL Etruschi, un’associazione che ha come finalità quelle di valorizzare i prodotti tipici e le risorse turistiche rurali in esso presenti. Nell’ambito di questo progetto, ha focalizzato alcuni target specifici, tra cui il moto turista, ritenendo che chi va in moto ami scoprire il territorio, godersi i paesaggi e conoscere le gioie della buona tavola. Siamo stai invitati all’evento e questo è il resoconto di una 3 giorni impegnativa, ma davvero interessante.
ITINERARIO
1° giorno: Civitella D’Agliano, Bagnoreggio, Civita di Bagnoreggio, Bolsena, Montefiascone, Marta, Capodimonte, Gradoli, Grotte di Castro, Bolsena, Civitella D’Agliano.
2° giorno: Civitella D’Agliano, Baschi, Cantine Falesca, Orvieto, Allegrona, Trainano, Riserva naturale Monte Rumeno, Acquapendente, Torre Alfina, Civitella D’Agliano.
3° giorno: Civitella D’Agliano, Bolsena, Gradoli, Pitigliano, Manciano, Scavi archeologici di Vulci, Tessennano, Tuscania.
Ore 18.06! Domenica! E’ finita!
Sono stremato, l’ultimo appuntamento nel comune di Tuscania si è risolto nell’immancabile e puntuale degustazione di vini biologici, l’ultima di una davvero lunga, interminabile serie di appuntamenti gastronomici! Non c’è che dire l’evento organizzato dal GAL è stato assolutamente all’altezza delle aspettative: se il sottoscritto ed i suoi colleghi dovevano avere una visione il più possibile varia e completa del panorama eno gastronomico del territorio dell’Alta Tuscia, beh, che dire, l’obiettivo è stato perfettamente centrato, anche se con una certa difficoltà metabolica.
Fortunatamente abbiamo avuto la possibilità di percorrere anche circa 400 chilometri tra borghi medioevali e panorami tipici di questa parte del Lazio che prelude alla maremma, ma con gli spettacoli carsici assai comuni in questa area. Un week end impegnativo, dove il ruolo di protagonisti è stato distribuito in parti uguali: strade, antichi borghi, visite in cantine, panorami, strutture ricettive, ristoranti ed alberghi, non dimenticando gli accompagnatori, i responsabili della SL&A che ha organizzato l’evento, un gruppo di ragazzi competenti, entusiasti e con una carica di simpatia davvero contagiosa. L’itinerario oltre ad essere vivamente consigliato va sfruttato secondo me anche approfittando della logistica, sempre di ottimo livello, troverete tutte le informazioni in altra parte dell’articolo.
Il punto base è stato fissato nel borgo di Civitella D’Agliano dove Sergio Mottura ci ha ospitato nella “Tana dell’istrice” una residenza signorile ristrutturata che ospita nei suoi scantinati, scavati nel tufo, le cantine dove vengono conservate le varie produzioni vinicole, alcune di esse premiate dal Gambero Rosso con i 3 bicchieri.
All’arrivo in mattinata, sono da poco passate le 10.00, il buon Sergio vorrebbe già trascinarci nell’antro scavato nel tufo che, sotto la sua residenza, conserva a temperatura ottimale i suoi prodotti, molti dei quali premiati con i 3 bicchieri dal gambero rosso. Riusciamo solo a rinviare l’appuntamento e partiamo alla volta di Bagnoreggio, l’antica Balneum Regis, nome che deriva dalle acque termali della zona, ma ormai famosa perché vicina alla frazione di Civita, borgo minacciato da piccole ma continue frane che erodono lo sperone tufaceo su cui sorge e che hanno contribuito a darle il nome di “città che muore”.
L’accesso è consentito da un ponte pedonale alto sulla campagna circostante, dato che la stessa sprofondò alla fine del XVII secolo.
Il borgo, in fase di restauro, grazie anche a cospicui interventi economici da parte di privati è assai suggestivo.
Una volta terminata la visita di questo restaurato borgo medioevale, si dovrà tornare indietro verso Bagnoreggio e prendere per Bolsena, ma prima, c’è il primo appuntamento gastronomico e le cose diventano subito impegnative: buoni vini, paste fatte in casa fanno capire ai partecipanti che l’itinerario moto turistico è un obiettivo secondario dell’evento!
Termineremo la giornata effettuando il giro del lago di Bolsena, secondo per estensione, nel centro Italia, al solo Trasimeno. La strada offre fantastiche vedute da Marta e soprattutto da Capodimonte, dominata dal castello Farnese, che dall’alto di uno sperone roccioso si protende verso il centro di questo invaso di origine vulcanica. Da quassù è ancora più facile vedere le isole di Martana e Bisentina, che emergono a poca distanza dalla riva sud occidentale e che sono probabili resti di crateri vulcanici secondari. Il giro terminerà a Bolsena. La cittadina fu un importante centro etrusco grazie alla sua posizione privilegiata sulla consolare Cassia, posta esattamente a metà strada tra Roma e Siena. Sorvoliamo sulla cena , ma il rientro a Civitella verrà effettuato ad andature cicloturistiche!
Il giorno dopo, di buon ora, anche se ancora un po’ appesantito, approfitto delle buone luci per perlustrare i dintorni nel tentativo di immagazzinare qualche buon scatto, anche perché alle 10.00 c’è la prima visita: le cantine Falesca, una realtà da 3 milioni di bottiglie l’anno! Il giro è abbastanza interessante e si conclude con una degustazione di appena 3 bottiglie più uno splendido vino da fine pasto denominato “Rosscetto”. Ma è già ora di pranzo! E ci attendono nel ristorante “la Parolina” che pare sia il migliore della zona e dell’intero tragitto. Fortunatamente entriamo nella riserva Naturale di Monte Rumeno e ci concediamo anche le alle gioia della guida su una strada molto bella e priva di traffico. Il pranzo è una “esperienza” il mio amico Dino amante di buona cucina e piatti elaborati avrebbe ululato!
Il ritorno avviene entrando prima nella Riserva Naturale percorrendo un paio di stradine sterrate e poi transitando da Acquapendente e Torre Alfino.
Ma la sera ci attende ancora Sergio Mottura per la visita delle sue cantine e stavolta non è assolutamente possibile scampare alla sua ospitalità: su diversi livelli, scavate nel tufo, con una temperatura costante di 11° è impossibile avventurarvisi senza un riscaldamento di qualche aperitivo.
A cena per ogni piatto ci sarà un vino appropriato con il nostro gentile anfitrione che ce ne spiega caratteristiche e qualità. Termineremo la serata in sua compagnia nel salone degli ospiti.
La mattina dopo l’ultima parte dell’itinerario ci porta verso la Maremma toscana, scenderemo ancora verso Bolsena e una volta sul lago, lo percorreremo in senso antiorario sulla strada statale consolare Cassia, fino ad imboccare la strada statale 489 che seguiremo per poco più di 6 chilometri dove incroceremo la strada regionale 74 che ci scorterà fino a Pitigliano. Questo è senza alcuna ombra di dubbio il modo migliore per farsi sorprendere dal paese che, arroccato su un rosso masso tufaceo strapiombante su 3 lati, ci apparirà dopo 2 curve secche con grandissima suggestione scenografica.
Il paese oltre ad avere un passato storico di notevole rilevanza è bellissimo. Le sue fortune cominciarono nel XIII secolo, quando per matrimonio con l’ultima Aldobrandeschi vi s’insediarono gli Orsini, facendone la nuova sede comitale ed il fulcro dell’organizzazione territoriale, a scapito di Sovana. Sarebbe obbligatorio concedersi una passeggiata entrando dalla porta medioevale, fiancheggiando l’imponente acquedotto fino ad arrivare al grandioso palazzo Orsini, ma il solito ristorante, “il Gallo” un altro plurimenzionato nelle guide del settore, ci attende a Tuscania.
Percorreremo la bella strada regionale 74 fino a Manciano e poi la desolata provinciale 67 fino al parco archeologico di Vulci, dove avremo tempo per una rapida visita. Il parco è stato riconosciuto anche “oasi naturalistica”. Le 2 istituzioni create per la conservazione della storia e dell’ambiente nell’area dove sorse una delle città stato più ricche e potenti dell’Etruria. L’ultima deviazione per piombare su Tuscania ed il suo splendido centro storico circondato da mura, avverrà percorrendo la provinciale Caninese. Arrivati all’ingresso delle mura, entreremo da Porta San Marco e seguiremo le indicazioni che ci porteranno alla meta finale di questo percorso di 3 giorni, un gioco da ragazzi!
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Il Mondo in Moto [Giovanni Lamonica]
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GIOVANNI LAMONICA: L’UOMO CHE GIRA IL MONDO IN MOTO.
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Mercoledì 21 Dicembre 2011
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