“Bldùvl” significa “quasi vaffanculo”.
Una sorta di “Ma vattene và”, detto in un dialetto rosetano mescolato con le influenze di Scerne di Pineto, dove i frutteti danno pesche, nella piccola ma qualitativa piana di Torre San Rocco.
“Bldùvl” non si dispensa facilmente.
Si dice imprecando contro qualcuno o qualcosa che si vuole combattere, alzando il labbro in un misto di disprezzo e rabbia per l’avversario (in tal senso, sono da segnalare alcuni sapidi “Bldùvl” dispensati da mia nonna Scolastica, in arte Esterina… anzi Sterina, a Berlusconi).
Oggi, in occasione del pranzo di Carnevale, offerto da “Esterina Vissani” e composto da un meraviglioso piattone di “scrippelle ‘mbusse” con contorno di pregiati pezzettini di bollito, ho di nuovo sentito alzarsi, orgoglioso, un secco “Bldùvl”.
Si è trattato di una frustata, come se Antonio Albanese, quando fa Alex Drastico, ti puntasse il dito indice e ti ricordasse: “Cunnuto!”.
“Bldùvl” lo dedicava nonna Sterina, classe 1926, alla pistolera Desdemona, brigatista rossa. E glielo dedicava di cuore, in maniera irruente.
“Come si permette di dichiararsi di sinistra quella?”, ha tuonano la mitica Nonnina in dialetto.
“Va in giro a sparare e dice che è di sinistra. Io sono di sinistra, che ho fatto la tessera del PCI 60 anni fa, a 17 anni, per non dovermi togliere il cappello quando veniva il padrone e dovevamo stare sugli attenti davanti a lui, in campagna. Ma non si spara alla povera gente”.
Le “scrippelle ‘mbusse” erano buonissime, nonostante qualche lacrima salata nel piatto.
4 marzo 2003
ROSETO.com
Via Seneca [Il privè di ROSETO.com]
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