A Siena, un neonato viene battezzato due volte: la prima in Chiesa, la seconda nella Contrada.
Mi parlò di questa tradizione senese un Collega, contradaiolo del Leocorno, tanti anni fa a Los Angeles, in una serata di nostalgia tutta italiana.
La cosa mi piacque subito. Il battesimo in Chiesa, con il suo profondo significato di nascita nel segno di Cristo; quello contradaiolo, come espressione della tradizione, dell’identità, dell’appartenenza.
Il primo il battesimo dell’anima, il secondo quello del cuore.
Carlo, il mio bambino, è stato battezzato nella Chiesa delle Clarisse di Paganica.
Era una promessa fatta a Madre Gemma, che, quella maledetta notte, diede la vita per salvare quella delle Sue Sorelle.
Sabato, prima della partita, durante la presentazione delle squadre, mi sono sentito chiamare: ”Sciampiero! Sciampiero!” Era Carlo, che voleva venire da me.
L’ho preso in braccio e l’ho tenuto stretto.
Ho guardato la gente e ho sentito – fortissima – la tradizione, l’appartenenza, l’identità rosetana e ho pensato che, per Carlo, quello era il secondo battesimo.
Quello del cuore.
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LA PARTITA DEL CUORE. ROSETO PER L’EMILIA.
L’album fotografico della manifestazione.