Ciao a tutti.
I miei dubbi amletici sulla valigia rimangono e rimarranno fino all'ultimo. Ma ne parleremo più avanti. Intanto stamattina, leggendo il mio primo articolo mentre prendevo la solita metropolitana, mi sono messo a ridere come un pazzo: ovviamente ridevo per non piangere... di gioia! Mi ha emozionato leggere “me stesso” su Roseto.com. Si, scusate... ho la lacrima facile...
Ricordo ancora il giorno in cui Carmelo Morina (alla quale porgo le mie più sentite condoglianze per la scomparsa della Mamma) ha inoltrato la mia lettera a Luigi, dove spiegavo come ho iniziato ad arbitrare. Ricordo la mia emozione e, sopratutto, la reazione dei colleghi dell'ufficio dove lavoravo all'epoca, quando ricevetti la prima e-mail firmata Luigi Lamonica. Ero euforico come un bambino al quale avevano regalato un pacchetto delle sue caramelle preferite. “Andrea, sono Luigi Lamonica...” Argh! Stavo per morire…
Questa mattina, alle prese con il solito cappuccino al bar, tutti parlavano dell'inizio delle olimpiadi. Bolt di qua, Pellegrini di là, Phelps di sotto, Vezzali di sopra… quando a un certo punto sento un signore che parlotta al cellulare, dicendo: “Ma sai che c'è Lamonica alle Olimpiadi? Almeno un po’ di ItalBasket a Londra c’è!”. Con un sorriso, finisco di bere il mio cappuccino e prendo in mano un inserto sulle Olimpiadi. Sì, si inizia!
Mentre vi scrivo sono davanti alla televisione, aspettando la cerimonia di apertura della XXX edizione dei Giochi olimpici di Londra. Posso solo immaginare l'emozione di Luigi che è li e la vive "live" (per rimanere in lingua olimpica). Nel mentre sono incollato alla televisione, ho un occhio anche sul sito ufficiale di Londra 2012, perché sono in lista per il biglietto della finale del torneo di basket.. Click, click, click, click... farò notte?
Vi lascio con un aneddoto. Non sapendo di questo diario, quando lo ha letto Luigi mi ha scritto per un ringraziamento, concludendo così: “Looking for to welcome you in London. Statte accuort”. Ho paura…