Welcome, to the Olympic Games!
Si inizia a fare sul serio… così come i nostri due arbitri impegnati a dirigere le gare del torneo.
Non è mio compito fare considerazioni (anche perché chi sono io per farne?), però vorrei dire una cosa: chapeau a Guerrino Cerebuch e Luigi Lamonica!
La mia giornata di eri è trascorsa con un ritmo frenetico! Sveglia ore 8 e risveglio muscolare, poi alle 9 in "vasca" per il mio allenamento domenicale. Non volevo perdermi nemmeno un minuto delle partite che avrebbero coinvolto i nostri due arbitri, per cui ho cercato di sbrigare tutte le mie faccende personali entro mezzogiorno, cosi da potermi godere tranquillamente la prima partita, quella che ha visto di fronte il Brasile contro L'Australia, ma sopratutto l'esordio alle olimpiadi di Guerrino Cerebuch.
Pranzo col basket dunque, anche perché poi non mi sono perso nemmeno l'esordio del Dream Team, anche se il vero e unico Dream Team rimane quello di Barcellona '92, con Larry Bird, Michael Jordan, Magic Johnson, Scottie Pippen e compagnia bella e brava. Poi la frenetica preparazione per "godermi" la partita che aspettavo di più: Spagna-Cina, arbitra Luigi Lamonica.
Ed è li che mi è venuta l'ispirazione: perché non cercare di "captare" qualcosa in più della solita telecronaca? Niente da dire sui commentatori che ci sono alle olimpiadi. Flavio Tranquillo e Ettore Messina, chi meglio di loro può spiegare il basket ai profani? Ma non mi accontentavo e volevo qualcosa di più; volevo provare ad essere anche io li, alla "Basketball Arena" che ho visto dal vivo l'anno scorso e che rivedrò dal vivo gli ultimi due giorni delle Olimpiadi. E allora ecco il "lampo" di genio. La piattaforma televisiva che utilizzo per vedere le Olimpiadi, mi consente di "chiudere" il canale audio della telecronaca e captare solo il "live", cioè solo quello dei microfoni sparpagliati all'interno dell'Arena. Ed ecco che la mia soluzione funziona. Ogni tanto sento la voce di Gigi: "One Shot", "Two Shots", "No hands" (sì lo so, sono malato…). E ad un certo punto, la mia strategia mi porta dove volevo arrivare.
Mi sono sempre chiesto: ma che cosa chiederanno mai i giocatori internazionali agli arbitri durante la partita? Come si rivolgono a loro? le stesse cose che mi succedono a me in campo? ma sopratutto, come si risponde ad un giocatore di rango internazionale? Ed ecco che un mio dubbio viene svelato. Fallo di Pau Gasol su un tentativo di tiro da tre punti di una guardia cinese. Gasol, non troppo convinto della decisione arbitrale, mostra qualche perplessità sui 3 tiri liberi concessi. Luigi amministra, come si dice in gergo, la sanzione e Gasol chiede (in un Inglese del tutto "latinizzato" come il "nostro"): "You see the replay Ref… later?". E Lamonica: "No, for this one No. But we can make mistake".
La semplicità della domanda e l'altrettanta semplicità della risposta non necessitano di traduzione, ma la cosa che mi ha colpito è stata quella che definisco "fermezza e gentilezza", senza cadere mai nella presunzione. Come a dire: io sono sicurissimo di quello che abbiamo fischiato, ma ricordati che anche noi facciamo errori.
Finita la partita, solito messaggio di congratulazioni a Luigi e via a godermi, anche se con non poca amarezza, le altre Olimpiadi.
Oggi Luigi non arbitra e si godrà Londra (spero che abbia seguito il mio consiglio).
Quindi oggi mi prendo una pausa pure io!
Alla prossima.