CI SIAMO, CI SIAMO, CI SIAMO, CI SIAMO, CI SIAMO, CI SIAMO, CI SIAMO, CI SIAMO, CI SIAMO!
Questa frase mi martella le tempie.
Avete mai avuto un sogno? Perché qui parliamo di sogni. Anzi, di un sogno diventato realtà.
Perché progetto 2000? Tutto era nato per caso, a bordo di una macchina presa a nolo nel lontano febbraio 1998, percorrendo polverose strade secondarie nel sud del Cile.
Paolo aveva aperto la discussione: “E se prendessi un anno di aspettativa? Potremmo viaggiare (è una parola molto impegnativa, ma che poteva essere utilizzata in quell’occasione) attraverso il continente americano da nord a sud!”.
“Sì, si potrebbe fare”.
E via a gettare ipotesi, itinerari, possibilità. Macchina? Treno? Bicicletta? Autostop?
Ma quando!
Praticamente in disaccordo su tutto, tranne che sulla data: il fatidico 2000, come anno votato al nostro sacrificio.
“Probabilmente ci sarà un puttanaio di gente che arriverà in Italia, in occasione del giubileo. E noi che facciamo? Cambiamo continente, ce ne andiamo!”.
Da allora parlammo qualche volta di questo “Progetto 2000”.
Naturalmente le cose, come sempre d’altronde, non sono andate esattamente così, ma credo che comunque questa idea abbia notevolmente influenzato le mie scelte.
PRIMA PARTE
A Dawson Creek, un cippo bianco, con tanto di segnalazione “Mile Zero”, mi ricorda l’inizio dell’Alaskan Highway. Da qui in poi, migliaia di chilometri con soli pochi centri abitati. La sua lunghezza totale, è di 1.500 miglia (2.500 chilometri, più o meno). Percorsa fuori stagione, è praticamente priva di traffico, basta attendere la metà di agosto!
Lo straordinario è che può essere percorsa, come le piste che oltrepassano il circolo polare artico, in qualsiasi periodo dell’anno. Quando fu inaugurata, il 29 novembre 1942, era una striscia di terra ad una sola corsia. Completamente asfaltata ora, tranne gli interminabili e frequentissimi tratti sottoposti agli eterni lavori di mantenimento e di manutenzione, non è cambiata molto da allora.
La singolarità del posto mi viene confermata anche dagli incontri, alquanto particolari, con altri viaggiatori. Tardo pomeriggio, mentre sto cercando di fotografare un orso bruno poco distante dalla strada, si ferma una coppia di francesi, con un’Honda CX 650 del 1984 acquistata in Quebec, una montagna di bagagli sul portapacchi, gli zaini, uno a testa, sotto le antipioggia!
Michel, parla inglese peggio di me, e con l’orso che assiste, orecchie diritte, alla nostra strana conversazione, mi mostra una perdita d’olio. Gli dico che non è nulla di grave, per quanto ne capisca io, ed al momento di rimontare la fiancata, esortato dalla ragazza, sfodera un esilarante: “calma, sono un turista!”.
Takanori, da Tokio, ma non sarà l’unico giapponese incontrato, su una XR Bahia 250, partito da Vancouver, per un giro del mondo di un anno e mezzo. Super tecnologico (palmare portatile, camera digitale e parliamo di 12 anni fa!), ma senza un’idea di come si viaggi in moto, addirittura senza i copristivali antipioggia: della serie, tutto palle, ma nessuna esperienza in merito. Lo incrocio un paio di volte, per poi unirci a Watson Lake, per spuntare un prezzo migliore in un motel e viaggiare un giorno insieme.
Straordinario: 2 borse sul portapacchi, uno zaino ciclopico sulle spalle, e questa XR a 120 all’ora e più, per le stradine dell’Alcan (che sta per abbreviazione di Alaskan-Canadian highway), con portentose fumate allo scarico, ad ogni scalata di marcia. Comincio a credere che per essere accettati a queste latitudini si debba essere per lo meno un po’ strani!
A Whitehorse, capitale dello Yukon, le notizie sulla Dempster highway, incute timore solo a pronunciarla, non sono incoraggianti. 2 giorni prima è stata chiusa per la neve.
2 ragazzi canadesi incontrati per strada, mi dicono che quest’anno ha piovuto molto, di conseguenza la pista è molto fangosa. Uno dei 2 mi chiede se ho un’arma. Gli rispondo di no, quindi se ho uno spray.
“Per le zanzare?” gli chiedo.
Lui mi guarda divertito ed aggiunge: “A lot of bears up there”.
Mmmhh! Niente male!
La sera nella capitale dello Yukon ci ritroviamo seduti ad un tavolo in 5 e tutti motociclisti per giunta: Takanori; 2 attempati signori del Michigan, George e Paul; un inglese, Ashley, che sta viaggiando dalla Terra del Fuoco ed il sottoscritto.
Il Taka parla spagnolo ed un po’ d’inglese, io cerco di farmi capire, gli altri slang a non finire. Morale, una valanga di risate, fra incomprensioni d’ogni genere, dove intervengono anche altri avventori del pub, notevolmente alterati da cospicue quantità di alcool. Tra una birra e l’altra si parla delle solite stupidaggini fra motociclisti, ma anche dei nostri viaggi, ed è senza dubbio un bell’ascoltare.
Anche qui la comunità indiana, mi colpisce per le condizioni in cui vive. L’alcolismo è una piaga diffusissima, che non può che colpire il visitatore. Qualcosa è stata sicuramente sbagliata, confermando anche l’impressione avuta in sud Dakota, visitando le riserve indiane nei pressi di Pine Ridge, e partecipando ad un Pow How e ad un Sundance. Sicuramente un popolo che ha perso la sua identità e che fatica non poco a ritrovarla. A parte questo, il paesaggio è monotono ma bellissimo. Può sembrare un controsenso, ma è proprio così e la completa assenza di traffico in questo periodo alla fine d’agosto, non fa altro che aumentarne il fascino. I tramonti, tempo permettendo, sono spettacolari, con delle luci incredibili.
E gli spazi!
Mi viene in mente una frase di uno scrittore contemporaneo di origini indiane, William Least Heat-Moon, che dice, anche se riferendosi alle praterie: “Quanto spazio, qui sembra che l’aria non sia ancora mai stata usata!”.
Lo Yukon rappresenta la camera di decompressione per l’Alaska.
Credo che questo sia il Grande Nord.
Lo Yukon ti stordisce con la sua bellezza costante, l’Alaska, ti schiaffeggia con la sua natura totale, fatta di montagne, alternate a ghiacciai e foreste, dove colori impossibili si mischiano tra loro, generando un effetto cromatico unico! Il secondo è bellissimo, il primo semplicemente bello, ma qui tutto è più naturale. A volte ho l’impressione di viaggiare in circolo come nel deserto, perso lungo questi nastri d’asfalto. Cominci ad andare, e non ti accorgi più di niente; è come una droga, e tu lì giusto per catturare un fugace raggio di sole, che accende colori incredibili, o assaporare tramonti mozzafiato, o vedere un alce che col suo piccolo ti attraversa la strada, senza degnarti di uno sguardo.
Le distanze si dilatano, fino a trasformare lo straordinario in ordinario.
A Dawson City, sicuramente la città più interessante dello Yukon, con edifici originali risalenti alla gold rush, con marciapiedi in legno e vie non asfaltate, punto di confluenza di 2 fiumi storici, il Klondike e lo Yukon, termina la strada 2, la Klondike highway, Oltrepassato il fiume, inizia la Top of the World highway: 200 chilometri sterrati sul crinale di una montagna, che domina 2 valli, una a destra ed una a sinistra, chiuse da 2 catene montuose coperte da ghiacci eterni.
SPETTACOLO!
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GIOVANNI LAMONICA: L’UOMO CHE GIRA IL MONDO IN MOTO.
002 Mercoledì 14 Dicembre 2011
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A MARAMURES, NELLA TERRA DEGLI ANTICHI DACI. Europa, Romania, 2005.
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SOGNI SUDAMERICANI. America, Bolivia, 2003.
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LE MACCHINE DA PESCA. Europa, Italia, Abruzzo, 2008.
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IL LAGO D’ARAL CHE NON C’E’ PIU’ E IL CAPITANO IMPAZZITO. Asia, Uzbekistan, 2006.
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PATAGONIA EXPRESS. America, Cile, 2000.
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PRIMAVERA IN TRINACRIA. Europa, Italia, Sicilia, 2009.
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IL RICHIAMO DEL GRANDE NORD. America, USA, Alaska, 2000.
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TUNISI: LA CITTA’ CAPITALE. Africa, Tunisia, 2006.
012 Mercoledì 22 Febbraio 2012
LA VIA DORATA DI SAMARCANDA. Asia, Turkmenistan e Uzbekistan, 2006.
013 Mercoledì 29 Febbraio 2012
DAL CASTELLO AGLI EREMI. Europa, Italia, Toscana, 2009.
014 Mercoledì 7 Marzo 2012
CONQUISTADOR Y CONQUISTADO. America, Messico, 2009.
015 Mercoledì 14 Marzo 2012
I BALCANI. Europa, Bulgaria, 2005.
016 Mercoledì 21 Marzo 2012
PATAGONIA EXPRESS 2010. America, Cile e Argentina, 2010.
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IN ALTA TUSCIA, NELLA TERRA DEGLI ETRUSCHI. Europa, Italia, Alta Tuscia, 2010
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KALLISTE: LA BELLA CORSICA. Europa, Francia, Corsica, 2009
019 Mercoledì 11 Aprile 2012
CENTRO AMERICA: LA TERRA ‘MEGA’. America, Centro America, 2004.
020 Mercoledì 18 Aprile 2012
LUCE ETERNA. Europa, Scandinavia e Repubbliche Baltiche, 2001.
021 Mercoledì 25 Aprile 2012
ABRUZZO, SEMPRE E COMUNQUE. Europa, Italia, Abruzzo, 2009.
022 Mercoledì 2 Maggio 2012
ISLANDA: AI CONFINI DEL MONDO. Europa, Islanda, 2008.
023 Mercoledì 9 Maggio 2012
SUDAMERICANA. America, Sud America, 2003.
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025 Mercoledì 23 Maggio 2012
50 ANNI: DIMOSTRARLI TUTTI E FREGARSENE! Europa, Istanbul, 2012.
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030 Mercoledì 27 Giugno 2012
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034 Mercoledì 25 Luglio 2012
SOGNI. America, Cile, 2003.
035 Mercoledì 1 Agosto 2012
AT-TARABLUS, VIAGGIO NELL’ARABA TRIPOLI ALLA RICERCA DELLE MOTO… Africa. Libia, 2006.
036 Mercoledì 8 Agosto 2012
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037 Mercoledì 15 Agosto 2012
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