Cari Amici Rosetani e non,
Luca chiama e non posso fare altrimenti di rispondere.
Come ogni anno il “Lucone nazionale” mi chiede di lanciarmi nel sempre complicatissimo pronostico della Legadue, il secondo campionato nazionale in ordine di importanza, ma mai come quest’anno il primo per partecipazione dei nostri connazionali vista la marea di stranieri che ancora giocano in Serie A.
La stagione che verrà, per effetto della tanto discussa riforma dei campionati, sarà l’ultima di questo torneo che inoltre assegnerà una sola promozione al termine dei playoff (tutto questo meriterebbe una profonda riflessione che rimando al futuro).
Le squadre che mirano quindi al grande salto useranno la regular season per centrare un posto al sole nella griglia play off (otto qualificate), preparandosi al meglio per quando le giornate saranno più calde dentro e fuori i palazzetti.
Ma se una sola sale, una sola scende ed il dimezzamento del rischio ha portato le squadre meno ambiziose ad avere più coraggio nell’assemblare roster giovani, farciti di rookie italiani e stranieri.
I nuovi regolamenti hanno così prodotto, almeno in linea teorica, una divisione piuttosto netta tra chi vuole il vertice e chi lotterà per la salvezza. Anche in fase di pronostico, per la prima volta da quando “gioco” con voi, dividerò il gruppone in sole due categorie, inserendo all’interno di esse le squadre in ordine sparso (o quasi…).
LE TOP FIVE E QUELLE SUBITO DIETRO
BARCELLONA POZZO DI GOTTO
Il presidente Bonina vuole rimanere al vertice della lega e per regalare il grande sogno al suo calorosissimo pubblico riporta a casa coach Perdichizzi, barcellonese doc ed esperto in promozioni. Il quartetto di stranieri è di assoluto livello e di grande esperienza con Troy Bell (che vinse il campionato a Cremona), Melvin Sanders e Tourean Green (entrambi di passaporto Georgiano) e l’italo-americano Craig Callahan (fresco promosso con Brindisi). La profondità del roster è un’altra caratteristica dei siciliani (tra gli altri Cittadini ed i confermati Bucci e Mocavero) che avranno la sfida nella sfida nel ritrovato derby con Capo D’Orlando.
VERONA
Rivoluzione pressoché totale con il ruolo di GM affidato a Giuliani e la panchina a coach Ramagli, per confermare che le ambizioni non sono diminuite dopo le ultime sfortunate stagioni. Talento in tutti i ruoli e freschezza atletica sono le caratteristiche di un gruppo che si affida al play McConnell (grande stagione a Jesi), al roockie Westbrook (guardia atletica ottimo nell’1vs1) ed al pivot nigeriano Lawal, ma che avrà come co-protagonisti ragazzi del calibro di Chessa, Da Ros, Ghersetti, Ganeto, che in passato hanno già giocato in questa lega con un altissimo rendimento. Qualche infortunio di troppo in pre-stagione non minerà il lavoro, soprattutto in un campionato lungo come questo.
CASALE MONFERRATO
Non è mai semplice ripartire dopo una retrocessione, ma il modo in cui il presidente Cerutti ed i suoi collaboratori lo hanno fatto, dimostra che Casale rimane una delle piazze cestistiche italiane dove si può parlare di programmazione. Il DS Martelli ed il neo coach Griccioli hanno ben pensato di mantenere intatto il solido gruppo degli italiani (Malaventura, Pierich, Martinoni, Ferrero), fondamentale per ben figurare in questa categoria, inserendo due ottimi giovani stranieri quali Casper Ware (velocissimo folletto) e Rodney Green (esterno, cugino del play di Varese) ed un comunitario tutta sostanza come Butkevicius.
VEROLI
Anche nel piccolo comune ciociaro si è pensato ad una rivoluzione pressochè totale. L’unico rimasto della passata stagione è infatti il GM Bartocci. Nuovo staff tecnico con coach Martelletti, che ha voluto dare una continuità al buon lavoro fatto lo scorso anno ad Ostuni portando con se ben cinque giocatori (Berti, Rossetti, Rinaldi, Carenza e il lettone Jurevicus), affidandosi all’esperienza di Jimmy Hunter per far crescere il giovane play Erving Walzer di cui sentiremo parlare anche in futuro. Bruttini ed Infante completano una squadra votata al sacrificio difensivo, ma che ha un terzetto di esterni di assoluto valore offensivo.
SCAFATI
Il patron Longobardi è solito costruire roster di primissimo livello e non si è smentito neanche in questa stagione, affidando all’emergente coach Di Carlo un ottimo gruppo di italiani che conoscono bene la categoria (Ghiacci, Baldassarre,Tavernari, Rosignoli, Bushati, Sorrentino), sostituendo velocemente il partente Bulleri con l’italo-argentino Porta. Il bomber designato D’Wayne Mays farà coppia con un volpone dei parquet italiani come Ronald Slay, deciso a scendere di categoria per ritornarci dopo un anno con la squadra campana.
PISTOIA
La rivelazione dello scorso campionato è riuscita a confermare coach Moretti in panchina (lo considero il loro colpo di mercato) mentre Saccaggi, Toppo e Galanda saranno gli unici atleti del gruppo che ha sfiorato la promozione. Ma non si può parlare di un ridimensionamento visto l’arrivo di Meini, Cortese e del panamense (di passaporto, ma ormai italiano di fatto) Michael Hicks, che farà coppia con lo statunitense Antonio Graves, approdato alla corte del presidente Maltinti per rilanciarsi verso i palcoscenici che gli competono dopo un paio di stagioni sfortunate. Dopo il lancio del giovane Saccaggi, sono sicuro che conquisteranno minuti importanti anche il pivot Borra e la guardia Alibegovic (figlio del grande Teo).
JESI
Quella marchigiana è ormai una piazza storica della Legadue e per dare continuità al buon lavoro svolto nel recente passato, con l’obiettivo di centrare un posto per la post season, sono stati confermati i cardini della squadra a cominciare da coach Cioppi, proseguendo con gli inossidabili Maggioli ed Hoover, per finire con i giovani Santiangeli, Dolic e Valentini. Una caratteristica, riconosciuta anche oltreoceano, della società presieduta da Barchiesi è la capacità di scegliere ottimi rookie e di lanciarli alla ribalta. Così in questa stagione sono arrivati il play Jesse Sanders e l’ala/centro Griffin (zompatore terrificante se c’è ne uno).
Saranno ben cinque le neo promosse e devo dire che tutte si sono mosse piuttosto bene nel mercato estivo (a conferma il fatto che ben quattro di queste si sono qualificate ai quarti della coppa di lega), ma due di queste entrano nella prima parte del mio personalissimo tabellone proprio per quanto fatto vedere sinora.
TRENTO
La giovanissima società presieduta da Longhi ha il difficilissimo compito di avvicinare alla pallacanestro un pubblico sportivo “indoor” storicamente legato al volley, ma considerando il mercato e dopo le prime apparizioni direi che la strada è tutta in discesa. Coach Buscaglia si affiderà all’esperienza di Garri, Dordei, Conte, dell’USA BJ Elder e del nigeriano Michael Umeh, per centrare l’obiettivo di un campionato tranquillo che potrebbe impreziosirsi se proseguiranno i miglioramenti dei giovani Spanghero, Pascolo e Forray. Considerando che potrebbe esserci, in corso d’opera, la possibilità di aggiungere un ulteriore straniero.
FERENTINO
Dopo essere riuscito nell’impresa di portare la piccola realtà ciociara (altro grande derby con Veroli) nei professionisti, il presidente Ficchi ha voluto gettare le basi per restarci tranquillamente, chiamando un GM esperto come Betti, che ritrova coach Gramenzi con il quale ha lavorato, vincendo, a Teramo. Il roster è di assoluta qualità e sufficientemente profondo. Coppia di play italiana, Guarino e Tomassini, al quale il giovane statunitense Muhammad El Amin darà sostegno e classe. Altrettanto giovane l’altro USA Delroy James (segnatevi il nome di questa ala), che avrà al suo fianco tre veterani quali Righetti, Carrizzo e Gurini. Il reparto dei lunghi è completato dal comunitario Laurence Experigin e da Basei, per una squadra che preferirà ritmi alti e che farà più di uno sgambetto alle top five.
FINE PRIMA PARTE
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