INVICTUS
Dal profondo della notte che mi avvolge
buia come il pozzo più profondo che va da un polo all'altro,
ringrazio qualunque dio esista
per l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanze
non mi sono tirato indietro né ho gridato per l'angoscia.
Sotto i colpi d'ascia della sorte
il mio capo è sanguinante, ma indomito.
Oltre questo luogo di collera e lacrime
incombe solo l'orrore delle ombre
eppure la minaccia degli anni
mi trova, e mi troverà, senza paura.
Non importa quanto sia stretta la porta,
quanto piena di castighi la vita.
Io sono il padrone del mio destino:
io sono il capitano della mia anima.
William Ernest Henley
[23 Agosto 1849 – 11 Luglio 1903]
(Poesia scritta nel 1875. Il Poeta aveva 26 anni.)
Premio Nazionale
GIUSEPPE FAVA
Roseto degli Abruzzi, 15 Maggio 2010.
La dedica di “Invictus” ai premiati, da parte di Luca Maggitti.