Ed ecco un altro appalto sui rifiuti
14 aprile 2015
Pochi giorni fa si è visto che il Comune ha lanciato una gara da 3,7 milioni per appaltare lo smaltimento dei rifiuti che non rientrano nella raccolta porta-a-porta. Ma questo non è l’unico provvedimento sui rifiuti di recente apparso all’Albo pretorio del Comune. C’è anche un altro affidamento, per la verità molto più piccolo dei precedenti, che riguarda lo smaltimento dei rifiuti organici. Vale a dire, si produce l’organico che va smaltito. Questo lavoro lo fa una ditta della provincia di Ascoli Piceno, che lo scorso anno si aggiudicò il servizio per 290 mila euro. Ora quel servizio, annuale, è giunto a scadenza e, in attesa di una apposita gara, è stata accordata una proroga. Quindi ricapitolando, si ha: il porta-a-porta, che dovrebbe costare circa 14 milioni in cinque anni, l’indifferenziato che ammonterebbe a base d’asta 3,7 milioni in tre anni, e il recupero della frazione organica, che costa finora circa 290 mila euro l’anno. Dal che sembrerebbe di poter dedurre che il recupero dell'organico non faccia parte della raccolta differenziata. Altrimenti perché sarebbe necessario un altro appalto?
Consulenze: fan 400 mila euro
18 aprile 2015
Se inserite la parola “progettazione” nella sezione “consulenze esterne” del sito internet del Comune di Roseto, otterrete 24 risultati. Se affinate la ricerca e vi fermate agli ultimi cinque anni, siete già a 12 incarichi professionali per circa 400 mila euro. In particolare verranno visualizzate le determine n.24, 25, 26 e 97 del 2010; n.58, 111 e 325 del 2011; n.98 e 257 del 2012 e n.77 e 164 del 2013. A conti fatti sono 100 mila euro l’anno di consulenze solo nel settore “progettazioni”, senza considerare, per la difficoltà della ricerca, le parole “servizi di ingegneria”, eccetera. Da notare che il Comune di Roseto è dotato di un importante ufficio tecnico, che evidentemente non è sufficiente a far fronte ai numerosi progetti ingegneristici.
Consulenza per il porto turistico
24 aprile 2015
Il Comune ha assegnato all’ingegner Gian Mario Beltrami Campagnani di Roma l’incarico “lo studio meteo marino, morfologico e morfodinamico e di propagazione del moto ondoso”, relativo all’ampliamento del porto turistico di Roseto. La spesa per la consulenza è pari 10.150 euro. Da notare che circa l’ampliamento del porticciolo turistico è in ballo da molti anni un finanziamento regionale da 1 milione 680 mila euro. Le indagini commissionate, infatti, sono proprio in relazione al soddisfacimento di tutti i passaggi necessari all’ottenimento effettivo del finanziamento in questione.
Sempre in tema di appalti, il Comune ha inoltre aggiudicato al gruppo di progettazione composta dagli ingegneri Pasquale Di Egidio (capogruppo), Promedia srl, Antonio Di Eugenio, Marco Mongia ed architetto Dante Massari, l’incarico per uno “Studio di fattibilità e implementazione progettuale degli interventi prioritari per il riassetto idraulico dei territori dei Comuni rivieraschi della Provincia di Teramo – Comune di Roseto degli Abruzzi”. L’incarico è attribuito salvo verifica dell’aggiudicazione, e comporta una spesa complessiva di 104 mila 501 euro, finanziata con il contributo concesso dalla Regione Abruzzo.
Sul versante lavori di manutenzione, invece, si registrano le sostituzioni delle pompe dei sottopassi di “Via del Sottopassaggio” a Cologna Spiaggia (costo 9.350 mila euro) e viale Marche (costo 12.380 euro).
Rilievi tecnici sul bilancio 2012
6 maggio 2015
Secondo alcune nuove norme, la Corte dei Conti ha un po’ acceso i fari di profondità sui bilanci comunali. Sotto queste parabole, è finito anche il conto consuntivo del 2012 del Comune di Roseto. E non è che le lampade abbiano incrociato solo lustri e lustrini. Della cosa si è saputo in occasione dell’approvazione del bilancio consuntivo 2014, in quanto la relazione della Corte dei Conti è finita tra gli allegati pubblicati sul sito internet dell’Ente.
Dunque cosa dicono, in sintesi, i giudici contabili? La prima evenienza riflessa sulla loro lente riguarda gli anticipi di tesoreria, piuttosto consistenti. Il Comune, cioè, ricorre molto all’anticipazione bancaria in attesa di riscuotere le entrate. E ciò comporta qualche problema di liquidità. Significa che tu – per parlare facile – hai i soldi sulla carta, ma non in cassa. Perciò, in attesa che ti arrivano i fondi liquidi, devi farti prestare i soldi dalla banca per andare avanti nella quotidianità. E questo comporta anche un certo esborso per interessi. Tanto è vero che il Comune aveva utilizzato “per cassa” al 31 dicembre 2012 circa 817 mila euro “di parte corrente”.
Ma c’è di più. Dice la Corte, che circa 1 milione di euro di fondi stimati provenire dagli oneri di urbanizzazione, cioè dalle concessioni edilizie, erano stati contabilizzati tra le entrate “del titolo 1”, cioè tra le tasse, per capirsi. Quindi sono andate a copertura della spesa corrente. Il che è un po’ audace, perché con quei soldi dovresti fare gli investimenti, non pagare le spese usuali dell’Ente.
Se a questo si aggiunge qualche rilievo sui residui, sui debiti fuori bilancio e sull’allocazione di alcune spese, bhé, niente di drammatico o chissà cosa, ma qualche criticità tecnica di bilancio la Corte l’ha trovata. Si tratta, ovvio, di problemi tecnici e assolutamente non politici. Tanto è vero che la cosa ha lasciato traccia nella delibera di approvazione del conto 2014, sotto forma del seguente parere tecnico: “Che per le criticità segnalate nell’ambito della deliberazione della Corte dei Conti n. 356/2011/PRSE in data 10.4.2014 saranno proseguite le attività già poste in essere a partire dal 2013, in particolare, per il miglioramento della liquidità di cassa e la riduzione delle anticipazioni di tesoreria, come da deliberazione consiliare n. 19/2014 e che le poste relative agli oneri concessori, a partire dallo stesso esercizio finanziario 2013 sono state allocate nel titolo IV mentre quelle relative a calamità naturali e a talune particolari attività nei servizi sociali non sono state più allocate tra i servizi per conto di terzi”
controaliseo il blog di Ugo Centi