Duane Woodward: finalmente una prova convincente.
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L’arrivo di Abdul-Rauf trasforma Woodward. Arigbabu e Beghin solidi e produttivi sotto canestro. Martinelli annuncia: un nuovo centro, statunitense, entro una decina di giorni a Roseto.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Domenica, 24 Ottobre 2004 - Ore 19:00
In pubblicazione domani su IL TEMPO d’Abruzzo.
ROSETO SHARKS 75
NAVIGO.it TERAMO 65
Parziali: 21-14; 14-14 (35-28); 18-13 (53-41); 22-24 (75-65).
ROSETO SHARKS: Castets n.e., Abdul-Rauf 15, Julius, Nordgaard 4, Birindelli n.e., Di Giuliomaria 5, Arigbabu 17, Chiavazzo n.e., Beghin 12, Woodward 17, Nikagbatse 4, Mutombo 1.– Coach: Spahjia.
NAVIGO.it TERAMO: Menaguale n.e., Rajola 8, Cittadini 1, Lucci n.e., Gagliardo n.e., Thomas 12, Wheeler 11, Lulli 10, Stama n.e., Hughes 14, Marmarinos 2, Duscak 7. – Coach: Pancotto.
Arbitri: Facchini, Begnis, Pozzana.
Spettatori 2.600. Incasso: 31.000.
Tiri da 2 punti: Roseto 61%, Teramo 45%.
Tiri da 3 punti: Roseto 31%, Teramo 32%.
Tiri liberi: Roseto 72%, Teramo 59%.
Rimbalzi: Roseto 25 (21+7), Teramo 33 (18+15).
Valutazione complessiva: Roseto 96, Teramo 63.
LA GARA
Il Derbyssimo del mezzogiorno di fuoco, in diretta su Sky Sport 2, va al Roseto Basket.
Terzo derby e terza affermazione nella massima serie per gli Sharks, che hanno capitalizzato al meglio l’arrivo di Mahmoud Abdul-Rauf: 15 punti in 28 minuti e, soprattutto, carisma e leadership sufficienti per trasformare Duane Woodward da brutto anatroccolo in cigno.
Il newyorkese, infatti, sgravato dai compiti di regia e messo a fianco al Califfo del Lido delle Rose (questo è ormai il soprannome di Abdul-Rauf) ha disputato una magnifica prova, riassunta da un tabellino finalmente importante: 17 punti in 38 minuti, con 3 rimbalzi, 9 assist e 27 di valutazione.
Sotto i tabelloni, solita ottima prova per il granitico Stephen Arigbabu, che in 30 minuti ha segnato 17 punti e catturato 7 rimbalzi, con 25 di valutazione. Con questo tris d’assi, che è diventato poker grazie alla scaltrezza di Christophe Beghin, gli Sharks hanno vinto una gara a dire il vero poco entusiasmante, che ha visto di fronte due squadre alle prese con evidenti problemi nella costruzione del gioco.
E se per Roseto la soluzione dei problemi potrebbe essere iniziata con una buona difesa e con l’inserimento di Abdul-Rauf (il prossimo turno vedrà l’inserimento di Traina e un lungo americano, secondo Martinelli, è atteso per la prossima settimana), per Teramo i problemi sembrano più gravi visto che la squadra, assemblata con largo anticipo, sembra addirittura involuta rispetto alle prove del precampionato.
Alla palla a due iniziale, Roseto parte con il solito quintetto formato da Woodward, Nikagbatse, Mutombo, Di Giuliomaria e Arigbabu. Teramo è invece rinnovata, visto che Pancotto manda in campo Wheeler, Lulli, Thomas, Hughes e Marmarinos. Dunque niente quintetto per l’evanescente sloveno Duscak e per il lungo Cittadini e spazio al polivalente Capitano Lulli, che viene utilizzato nel ruolo di guardia.
Il primo quarto vede Roseto prendere un piccolo vantaggio, andando al primo riposo sul 21-14, grazie soprattutto ai 6 punti di Arigbabu e a una tripla dell’applauditissimo Abdul-Rauf. Per Teramo, che difende per larghi tratti a zona, Thomas inizia con una tripla ma si spegne subito, mentre Hughes appare l’unico degli statunitensi biancorossi in grado di battagliare affiancandosi al grintoso Lulli e al volitivo Rajola.
Il secondo quarto mostra uno scaltro Beghin che capitalizza rimbalzi offensivi e un preciso Woodward che, vincendo la paura che lo attanaglia, sgancia due bombe di grande importanza. Roseto tiene in mano le redini della gara e va a bere il tè del riposo sul 35-28.
Al rientro in campo, non c’è la reazione dei teramani. Il terzo quarto, brutto, finisce con uno striminzito parziale di 18-13 per i rosetani, che conducono 53-41.
L’ultimo quarto offre la reazione del Teramo, che piazza un break e torna sotto, arrivando al 63-60 con Rajola a 2 minuti e mezzo dalla sirena finale.
Roseto non perde la calma e, nella processione dei tiri liberi finale, riesce a riportare la gara sul vantaggio di sicurezza, vincendo a braccia alzate per 75-65.
LE INTERVISTE
I commenti del Derbyssimo sono aperti dal Direttore di Superbasket, Franco Montorro, venuto da Bologna per seguire la gara: “Il derby è stato fatto e disfatto da Roseto, che si è complicata la vita subendo la rimonta teramana nell’ultimo quarto. Poi hanno prevalso le individualità di Roseto e la maggior freddezza dei padroni di casa. Abdul-Rauf ha la classe per fare come Tony Parker al Maccabi Tel Aviv e cioè, oltre a giocare bene, far giocare bene i propri compagni”.
Il rosetano Woodward è felice: “Ho giocato male in passato, spero che da oggi le cose siano cambiate. Abbiamo margini di miglioramento perché adesso siamo quasi al completo”.
Sorrisi e tanti abbracci anche per Abdul-Rauf: “E’ quello che sognavo: arrivare, giocare bene una gara così sentita e vincere”.
Michele Martinelli, che annuncia l’arrivo di un centro americano entro una decina di giorni, chiosa: “La cosa che mi è piaciuta di più è che ho avuto la sensazione che stiamo arrivando. Fra qualche gara sarà dura per tutti incontrarci. Sono felice anche per i tanti sportivi che sono venuti e per le tifoserie corrette”.
Entusiasta ma pragmatico il Presidente rosetano, Alcini: “Siamo felici per il risultato, anche se preoccupati per il budget. Speriamo che arrivi lo sponsor e che i rosetani ci stiano vicini in gran numero, perché la squadra è un patrimonio di tutti”.
Il coach degli Sharks, Spahjia, è misurato: “Abbiamo vinto la gara grazie ad una grande difesa. Bravo Abdul-Rauf, appena arrivato e bene Woodward, che può solo migliorare vicino ai nuovi innesti”.
Amareggiato il coach teramano Pancotto: “Ci dispiace per i nostri tifosi. Adesso il momento è difficile, ma non dobbiamo colpevolizzare i singoli. Tutti insieme dobbiamo lavorare per uscire da questa situazione”.
Luca Maggitti
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