Dopo Paul Eboua e Marko Simonovic, entrambi passati per il Roseto Sharks 2018/2019 (anche se Simonovic solo per 3 gare e 5 minuti in campo), un altro atleta passato per gli Squali si è dichiarato per il Draft NBA 2020.

Si tratta del camerunense di formazione italiana Aristide Mouaha, esterno classe 2000, che ha giocato nel Roseto di A2 2019/2020. L’annuncio è stato dato dal suo procuratore, Mario Scotti. Il giocatore aveva firmato un triennale con il Roseto la scorsa estate e, se venisse scelto (cosa che appare assai difficile, ma noi non possiamo che fare un grandissimo in bocca al lupo al caro Aristide) e facesse la squadra, Roseto potrebbe pure incassare un buyout, visto che l’accordo in essere con il giocatore africano era più lungo di due anni.

In attesa di vedere se Simonovic e Mouaha rinunceranno dopo essersi dichiarati (come fece lo scorso anno Paul Eboua, che invece dovrebbe andare avanti) e quante chance avranno i tre atleti di strappare un ingaggio in NBA, la calda estate del basket rosetano è cominciata fuori stagione, a causa dei campionati conclusi anzitempo e senza verdetti.

Infatti, se da due stagioni regnava la calma circa il futuro del Roseto grazie all’accordo con la Stella Azzurra Roma, adesso che quasi certamente la partnership non proseguirà tornano le ombre lunghe delle difficoltà economiche.

Gli Sharks, come tutte le altre squadre, potranno beneficiare della posposizione dal 9 al 31 luglio dei termini di riaffiliazione e iscrizione al campionato di A2, deciso mercoledì dalla FIP. Se poi gli Squali volessero davvero – come dichiarato dal presidente Antonio Norante – chiedere il ripescaggio in Serie A, dovrebbero rispettare il termine del 15 giugno per dichiarare la propria volontà di riposizionarsi, ovviamente a patto di avere le carte in regola e, soprattutto, i soldi in cassa.

E, a proposito di soldi, in questi giorni stanno fischiando le orecchie al patron Daniele Cimorosi, visto che la tonitruante dichiarazione del presidente Norante circa il diritto a disputare la massima serie ha dato la stura alle lamentele dei giocatori ingaggiati per la stagione 2019/2020, che per bocca del capitano, Simone Pierich, hanno fatto sapere di aver ricevuto un paio di settimane fa un acconto per la mensilità di gennaio e, quindi, di attendere ancora il saldo di gennaio e poi quelli di febbraio e marzo, per poi accordarsi circa i mesi in cui non si è giocato per il Covid-19.

La questione pare sia ora in mano ad agenti e avvocati, con aggravio di spese per la società.

Antonio Norante, interpellato telefonicamente, non fa una piega, anzi rilancia: «Mi dicono che non ho risposto telefonicamente a Pierich, ma con i giocatori ci parla il GM Rossi. Comunque, stiamo lavorando per pagare gennaio e febbraio e poi ottenere le liberatorie».

Ovviamente, non basterà il saldo a febbraio, ma il Presidente attacca di nuovo la Lega: «Purtroppo, la LNP non è stata efficiente e ogni società deve trattare in proprio. Noi stiamo sentendo dei giuslavoristi in merito a quanto sia giusto pagare, in ragione delle prestazioni ricevute».

Circa la richiesta di iscrizione in Serie A, Norante è laconico: «Sto preparando un documento per spiegare le nostre intenzioni, che diffonderemo presto».