Jamel Thomas, migliore in campo. Nessuna mano ha potuto fermarlo.
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La Navigo.it Teramo, priva di Capitan Lulli, vince con merito. Roseto conserva la differenza canestri, avendo vinto di 10 all’andata.
Teramo
Domenica, 27 Febbraio 2005 - Ore 01:20
NAVIGO.it TERAMO 94
SEDIMA ROSETO 86
Parziali: 16-17; (26-25) 42-42; (30-23) 72-65; (22-21) 94-86.
NAVIGO.it TERAMO: Rajola 12 (2/3-2/2-2/3), Lo Giudice ne, Cittadini 11 (3/5-0/1-5/5), Lucci ne, Gagliardo, Thomas 26 (5/7-4/9-4/4), Wheeler 11 (1/3-1/6-6/8), Lauwers 9 (0/1-3/6), Stama ne, Garrett, Sales 18 (5/10-2/2-2/4), Marmarinos 7 (3/3-1/3). All. Pancotto.
SEDIMA ROSETO: Borromeo ne, Abdul Rauf 21 (3/13-4/8-3/4), Morri 6 (1/2-0/2-4/4), La Selva ne, Sesay 16 (1/4-4/5-2/2), Di Giuliomaria 14 (3/5-1/1-5/6), Arigbabu (0/1), Chiavazzo, Beghin 9 (3/6-3/3), Woodward 14 (3/6-1/6-5/6), Nikagbatse 6 (1/4-1/2-1/1), Mutombo (0/3-0/1). All. Spahija.
Tiri da due: Navigo.it: 19/32; Sedima 15/44.
Tiri da tre : Navigo.it: 12/26; Sedima 11/25.
Tiri Liberi: Navigo.it: 20/27; Sedima 23/26.
Rimbalzi Difensivi: Navigo.it 25; Sedima 23.
Rimbalzi Offensivi: Navigo.it 8; Sedima 20.
Palle recuperate: Navigo.it 19; Sedima 14.
Palle perse: Navigo.it 14; Sedima 18.
Usciti Per cinque falli: Thomas, Sales (Navigo.it), Sesay (Sedima).
Arbitri: Paternicò-Borroni-Sahin.
Spettatori: 3.500.
E’ della Navigo.it il derby abruzzese del girone di ritorno.
94-86 il punteggio finale per il quintetto di coach Pancotto, il quale ha costruito la vittoria nel corso dei secondi venti minuti di gioco.
Gran derby anche sugli spalti con le due opposte tifoserie impegnate a confrontarsi con delle scenografie, le quali hanno fatto da sfondo ad un confronto leale sia in campo che fortunatamente anche sugli spalti. Un plauso in tal senso va anche alle forze dell’ordine, le quali hanno spento sul nascere qualsiasi tipo di intemperanza sia dall’una che dall’altra parte.
Nella Navigo come peraltro anticipato alla vigilia, assente capitan Lulli per infortunio, esordio invece con la maglia del Teramo dell’’esterno di colore Robert Garrett; Sedima invece con la formazione al completo.
Solito quintetto in campo almeno inizialmente per i padroni di casa, con Wheeler in cabina di regia, Lauwers guardia, Thomas ala piccola, Sales ala grande e Cittadini pivot; La Sedima dal canto suo rispondeva con Woodward in regia, Mutombo e Nikagbatse esterni, Sesay ala grande e Arigbabu centro.
Era il Teramo ad affondare i primi colpi dopo tre minuti con Sales, il quale ben ispirato metteva a segno i primi sei punti, portando la propria squadra sul sei a zero. La risposta rosetana non si faceva attendere ed a lanciarla era Sesay il quale con due triple ristabiliva l’equilibrio (6-6), dopo che erano trascorsi i primi cinque minuti del confronto.
Dalle prime battute emergeva già il duello Nikgbatse-Thomas, con il rosetano che si riscopriva mastino implacabile sul massimo terminale offensivo teramano; l’estraniare Thomas dal gioco offensivo della Navigo.it era il chiaro intento tattico di coach Spahjia, che comunque proprio a cavallo della metà del primo quarto, doveva fare a meno proprio di Nikagbatse, colpito al volto in un azione di gioco è costretto ad uscire. La momentanea defezione del giocatore rosetano, coincideva con il ritorno in zona d’attacco di Thomas, che con i suoi primi due punti a poco più di due minuti dal termine del primo periodo, faceva toccare alla propria squadra il massimo vantaggio sul parziale di 12 a 7.
La Sedima con l’entrata sul parquet di Abdul Rauf, sembrava molto più equilibrata, anche perché Woodward tornava al suo ruolo di esterno, consentendo al quintetto di Spahjia soluzioni in attacco, molto più ampie. Era infatti Woodward ad ergersi a protagonista nel finale di primo quarto, siglando in rapida successione sette punti, i quali consentivano al Roseto non solo di portare il controbreak, ma anche di chiudere in vantaggio sul 16 a 17 i primi dieci minuti di gioco.
Il secondo quarto vedeva Teramo rientrare in campo con Marmarinos in luogo di Cittadini, mentre nella Sedima rientrava Nikagbatse per uno spento Mutombo e Beghin per un evanescente Arigbabu. Le scelte iniziali di coach Spahjia, premiavano il Roseto che grazie ai canestri di Rauf, Beghin e Woodward, portava il primo break sul punteggio di 18 a 23.
Era comunque Thomas ad uscire dal guscio ed a rispondere agli avversari, riportando con quattro punti consecutivi il Teramo ad una sola lunghezza sul parziale di 22 a 23. Il pareggio teramano era firmato da Sales sul 25 a 25. Il terzo fallo di Woodward obbligava coach Spahjia a metter in campo Morri, mentre anche Sesay rientrava in panca sostituito da Di Giuliomaria.
Era proprio il lungo della Sedima a poco più di tre minuti dal termine del secondo periodo, con sei punti consecutivi a portare il Roseto sul 30 a 36. Nel finale però ben nove punti di Thomas, davano alla Navigo.it il nuovo vantaggio sul 39 a 38, poi i canestri finali di Rauf e Sesay per la Sedima e una tripla di Lauwers per il Teramo, facevano calare il sipario sui primi due quarti, i quali terminavano con le squadre in perfetta parita: 42 a 42.
Nel terzo quarto coach Pancotto metteva sul parquet un quintetto che vedeva Wheeler, Rajola, Thomas, Sales e Cittadini, di contro coach Spahjia rispondeva con Abdul Rauf, Woodward, Nikagbatse, Sesay e Di Giuliomaria.
Era il Teramo a fare la partita ed a portare il primo significativo affondo; infatti dopo un minuto e mezzo dall’avvio del terzo periodo, Cittadini, Rajola e Thomas, assestavano un break di nove a zero, portando la Navigo.it sul 51 a 42. La zona rosetana soffriva e non poco il dinamismo della Navigo la quale era brava ad attaccarla sia in profondità con Sales che per linee esterne, dove emergeva la mano torrida di uno scatenato Rajola. Il quarto fallo di Thomas nel Teramo, coincideva con la reazione rosetana, prima Morri, poi Sesay e Di Giuliomaria riportavano la Sedima a meno due sul punteggio di 54 a 52 a metà del terzo quarto.
La Navigo non si scomponeva e con Marmarinos protagonista in questa fase si riportava sul 62 a 52 a quattro minuti dal termine. Il naufragio della zona rosetana faceva finalmente rinvenire dal torpore coach Spahjia che decideva di tornare alla difesa individuale, tale scelta finiva per premiare il Roseto, che dal meno dodici 67-55 (tripla di Lauwers), risaliva sino al meno sei sul 69 a 63 con due liberi del positivo Morri. Lauwers e lo stesso Morri, siglavano i due canestri finali che decretavano il termine del terzo quarto, con il Teramo in vantaggio di sette lunghezze, sul punteggio di 72 a 65.
Con questo parziale, iniziava l’ultimo quarto, con la Navigo.it che si ripresentava sul parquet con Wheeler, Lauwers, Thomas, Sales e Cittadini, mentre la Sedima rispondeva con Morri, Woodward, Nikagbatse, Beghin e Arigbabu.
La tripla iniziale di un produttivo Sales, apriva l’ultimo quarto con Teramo che così volava sul 75 a 65; coach Spahjia toglieva un inconsistente Arigbabu, rimettendo in campo Sesay; la Sedima pur con un quintetto più basso rispetto alla Navigo riusciva a conquistare diversi rimbalzi in attacco, ma la gestione delle seconde palle non sempre si tramutava in canestri, dando così modo al quintetto di coach Pancotto, di mantenere il prezioso vantaggio di dieci lunghezze (80-70) a cinque minuti dal termine del confronto.
Era senz’altro questo il momento dell’incontro più difficile per il Roseto, il quale addirittura sprofondava a meno sedici, toccando così il massimo svantaggio sul punteggio di 86 a 70, con canestro di Cittadini, a due minuti e mezzo dal termine. Con l’uscita per cinque falli prima di Thomas e successivamente di Sales, il Teramo accusava una flessione, dando modo al Roseto di risalire sino al 92 a 86 a venti secondi dal termine, era quello l’ultimo acuto della Sedima, visto che i tiri liberi finali di Wheeler, sancivano la vittoria del Teramo con il punteggio finale di 94 a 86.
Flavio Santori
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