«Mi piace pensare che tutta Roseto sia orgogliosamente arrivata prima al termine della stagione regolare. E che questa città, forte delle sue tradizioni e della sua umiltà, sappia bene che adesso bisogna guardare avanti, rendendo il primo posto un punto di partenza e non di arrivo».

Coach Franco Gramenzi, a margine dell’unico weekend senza basket di una stagione lunga e impegnativa, riflette sul campionato appena concluso al 1° posto dalla Pallacanestro Roseto, prima di immergersi nella settimana che porterà all’esordio nei quarti di finale playoff contro Sant’Antimo.

Il tecnico abruzzese osserva: «A inizio campionato, nessuno avrebbe scommesso un euro sul nostro primo posto. Quindi direi che è un risultato i cui meriti vanno equamente divisi fra la squadra che ha saputo essere coesa e determinata, lo staff tecnico, quello della preparazione fisica, quello medico, il nostro psicologo dello sport, il Consorzio Le Quote che ha saputo essere sempre forte e unito, la dirigenza societaria che ha saputo risolvere al meglio le problematiche che si sono create e i tifosi sempre calorosi e vicini».

Detto del campionato, la concentrazione va verso i playoff, tante volte vissuti da coach Gramenzi, che osserva: «I playoff sono un altro campionato. L’essenziale, in questo format in cui si può giocare 5 partite in 11 giorni, è la capacità, che si vinca o si perda, di saper resettare appena finisce ogni partita, rigenerandosi pensando alla successiva. Questo vale sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta, non importa con quale margine».

Analizzare il tabellone? No, grazie. L’allenatore del Roseto riflette, forte dell’esperienza ultratrentennale: «Analizzare il tabellone nel suo complesso e fare pronostici è un gioco che può coinvolgere gli appassionati. La squadra deve invece interiorizzare il campionato finora giocato, trovando nel percorso fatto le ragioni della propria umiltà mista a determinazione e consapevolezza che bisogna affrontare un avversario alla volta, cancellando una partita appena è finita, come osservavo prima, e archiviando la pratica solo un secondo dopo la terza vittoria nella serie. Altrimenti parliamo di niente».

Roseto ha il vantaggio del fattore campo. Gramenzi ne coglie l’importanza, chiosando: «Il pubblico rosetano può aiutarci a colmare il gap tecnico che sulla carta abbiamo, rispetto alle favorite di inizio stagione. Per farlo, deve starci vicino soprattutto nei momenti di difficoltà. Perché noi siamo di passaggio, ma il basket rosetano è un bene che resta qui. Perciò dico che è una intera città che ha guadagnato i playoff e spero che sia una intera città a dare tutto per arrivare fino in fondo».