ROSETO-FABRIANO Gara 2

Alla faccia del bicarbonato di sodio, avrebbe esclamato l’inarrivabile Totò!

Che il Roseto di coach Gramenzi – nonostante il grave infortunio in gara 1 patito dall’ala Petracca, con il leccese ormai destinato a riprendere l’attività agonistica nella stagione ventura – non avesse nessuna intenzione di “lasciare” ne avevamo certezza, ma che avesse la forza di “raddoppiare” dominando in lungo e in largo (80-59) l’attrezzato Fabriano di coach Niccolai, sinceramente credo fosse molto meno prevedibile, considerato che in gara 1 Stanic (3)  e soci avevano avuto, potenzialmente, la possibilità di tirare per la vittoria…

Certo, l’assenza sul parquet, per imperfette condizioni fisiche, del poderoso pivot, classe 99, Bedin, ha sensibilmente depotenziato la compagine marchigiana, ma di sicuro non può giustificare una debacle così marcata, in una gara che metteva in palio il punto del potenziale pareggio nella serie…

La cosiddetta rivincita, giocata davanti a più di duemila anime, veniva immediatamente marchiata a fuoco dall’energia mentale della Liofilchem, che in meno di 3m, grazie soprattutto all’ottimo Klyuchnyk (18p di cui 13 nella prima metà di gara, 3r e 2 assist, 2 perse, 18 di valutazione in 19m) guadagnava l’8-0, costringendo la panchina ospite a fermare immediatamente la contesa…

La sospensione però non sortiva gli effetti sperati da coach Niccolai, visto che Roseto continuava a maramaldeggiare in lungo e in largo, chiudendo il primo quarto sul +13 (27-14)…

Nel secondo periodo ci si attendeva la reazione dei cartai (Granic 14, Centanni 11, Negri 10, Giombini 10) ma erano ancora gli inesauribili biancazzurri a menare le danze, fagocitando gli avversari con una difesa magistrale e trovando, con il miglior Donadoni stagionale (    Mvp per distacco, 17p + 8 carambole, 4 recuperi, 4 stoppate, 5 assist e 34 di valutazione in 24m), la tripla del +17 (40-23 al 16’)…

Con Fabriano incapace di propiziare con continuità sbocchi offensivi, la truppa del Presidente Ciafardoni si mostrava cinica, non mollando la presa e raggiungendo gli spogliatoi per la pausa lunga con un preziosissimo + 18 (49-31) che mandava in brodo di giuggiole i calorosi sostenitori della franchigia adriatica…

All’inizio della terza frazione, vista anche la lunghissima permanenza trascorsa nell’intervallo a chiarirsi le idee, ci si attendeva la reazione degli atleti in maglia Ristopro ma era ancora la combattiva Liofilchem ad ergersi a protagonista, scappando sul +21 (54-33 al 24’) e ed entrando nell’ultimo tempino con un rassicurante +17 (65-48)…

All’inizio del quarto periodo, però, approfittando di un fisiologico calo dei locali e sospinti dal talentuoso play, classe 2004, Bandini (4), Fabriano ricuciva fino al -11 (65-54 al 33’), inducendo la panchina biancazzurra a fermare il gioco, ovviamente al fine di riordinare le idee ai propri tesserati…

Mai time-out risultò più efficace, visto che Santiangeli (13p + 4r e 5 falli subiti, 10 di valutazione in 25m) e soci uscivano magnificamente dal minuto di sospensione, griffando il velenoso parziale di 10-2 che in pratica dava il via ai titoli di coda (75-56 a 02:57 dalla fine), rendendo gli ultimi giri di lancette puro garbage time…

Come da copione, la serie si trasferisce adesso nel piccolo impianto PalaChemiba di Cerreto d’Esi, dove (venerdì 24 maggio, ore 20:45) gli abruzzesi proveranno ad archiviare la pratica mentre gli uomini di coach Niccolai, con l’acqua ormai arrivata alla bocca, di sicuro non si preoccuperanno se la stessa risulti potabile o meno ma cercheranno, con o senza Bedin, di agguantare il primo punto ed allungare la serie.

Il quesito resta sempre lo stesso: do you believe in the promised land?

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Gabri Di Bonaventura
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