Ieri sera al PalaMaggetti, in occasione di Pallacanestro Roseto-Luiss Roma, il cantante e musicista rosetano (tifoso rosetano) Andrea Belisari ha interpretato l’inno nazionale italiano, con la sua sola voce.

È stato un “Fratelli d’Italia” così viscerale che, nella seconda parte, il pubblico ha preso ad accompagnare il bravo cantante con il battito delle mani e i giocatori – che, di solito, qualche secondo prima della fine dell’inno mandato su traccia audio rompono le righe e cominciano ad abbracciarsi – sono rimasti in religioso e attento silenzio fino alla fine, quando un fragoroso applauso ha sommerso il palazzetto e premiato l’emozionante cantante.

L’accorata interpretazione di Andrea Belisari è comprensibile, visto che l’artista è il terzogenito del compianto arbitro di pallacanestro rosetano Domenico Belisari, scomparso tragicamente nel settembre del 2005 insieme ad altri due uomini di basket rosetani: Nicola Mariani ed Ernesto Settepanella.

Quando il padre morì, Andrea – classe 1995 – aveva soltanto 10 anni. E noi non possiamo neanche immaginare quanto sia stata dura per lui crescere senza la figura paterna. Eppure questo bravo cantante, che da qualche tempo gira i teatri e luoghi più prestigiosi d’Italia cantando nello spettacolo del famosissimo Mogol, ha saputo dare una risposta artistica al dolore che lo ha ghermito quando era poco più di un bambino.

Ieri sera, sentendo Andrea cantare il canto degli italiani, conoscendo la sua storia ho avuto un groppo in gola, che mi ha fatto iniziare con qualche difficoltà la telecronaca.

Andrea Belisari ieri ha cantato con quel trasporto, con quel palpabile amore, anche perché stava riallacciando con suo padre un discorso, brutalmente spezzato 19 anni prima da un incidente stradale.

Mi piace pensare che il compianto Domenico Belisari, guardando suo figlio dalla “Curva Nuvola”, sia stato orgoglioso di quel ragazzino che ha saputo rialzarsi, per quanto duramente colpito dagli eventi.

Tre Stelle sormontano la “A” dedicata ad Aldo Anastasi, al PalaMaggetti: la prima contiene la “N” di Nicola Mariani, quella al centro la “D” di Domenico Belisari, l’altra la “E” di Ernesto Settepanella.

Ieri sera, di certo, Andrea avrà cantato per le Stelle, con un pensiero particolare per la sua Stella.

È una storia triste, certo, ma pure ricca di amore e voglia di vivere e onorare il ricordo. Per questo – pensando che in pochi sappiano di questa circostanza – ho scelto di raccontarla.

Andrea mi ha confessato che cantare l’inno nazionale, nel posto in cui il padre si è distinto, era uno dei suoi tre sogni. Gli altri due li tengo segreti, perché realizzarli sarà compito suo. Ma è importante che sia riuscito a coronare il primo, grazie alla proposta della Pallacanestro Roseto, che gli ha dato l’opportunità di farsi sentire da suo Papà, al centro di quel campo in cui Domenico dispensava saggezza cestistica arbitrando.

ROSETO.com > Archivio > 19 settembre 2005
Mancanze
TRE FIGLI DI ROSETO, TRE UOMINI DI BASKET.
Un incidente stradale si è portato via Nicola Mariani, Domenico Belisari, Ernesto Settepanella.
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ROSETO.com > Archivio > 21 settembre 2005
L’ultimo saluto
TUTTI
Roseto degli Abruzzi e non solo in Piazza Sacro Cuore.
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ROSETO.com > Archivio > 1 settembre 2022
Musica
ANDREA BELISARI: DAL CANTARE NEL CORO CON GIANLUCA GINOBLE ALLE TOURNÉE CON MOGOL E ANGELO VALORI.
Intervista al musicista e cantante rosetano, figlio del compianto arbitro di basket Domenico Belisari. E speriamo che il suo progetto di portare Mogol a Roseto si possa presto avverare.
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ROSETO.com
Roseto Basket Story
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