«Deve valerne la gioia, non la pena». Gianpaolo Pigliacampo, storico presidente delle Panthers Roseto da ormai un ventennio, riassume così il momento del sodalizio cestistico femminile del Lido delle Rose, che espugnando il campo di Ragusa ha inanellato la settima vittoria consecutiva, salendo al terzo posto in classifica.

Gli fa eco il general manager Francesco Del Governatore, che qualche stagione fa è entrato in società apportando visione imprenditoriale e consentendo al gruppo di fare un salto verso la Serie A2, dichiarando: «Questa deve essere la stagione della serenità e del consolidamento, dopo un campionato storico come quello scorso e la scelta di ripartire con un nuovo progetto».

Infatti, dopo la migliore stagione di sempre (finora) che ha visto nel 2023/2024 le Panthers arrivare in semifinale di Coppa Italia di Serie A2, in Semifinale dei Playoff promozione per la Serie A1 e vincere con la seconda squadra delle Panterine la Serie C, ottenendo la promozione in Serie B, la dirigenza è stata messa a dura prova da una estate di scelte non facili.

Così la diade Pigliacampo-Del Governatore, con il prezioso apporto del veteranissimo Pasquale Zeppillo, ha affidato le chiavi della squadra – costruzione e guida tecnica – al giovane ingegnere Simone Righi, chiamando poi nel ruolo di team manager un esperto di comunicazione come il giornalista Giorgio Pomponi, che oggi ribadisce quanto vaticinato in estate: «Quasi nessun addetto ai lavori credeva in questo progetto, io continuo a sostenere che possiamo conquistare i playoff».

E dopo le prime 3 sconfitte consecutive, 7 vittorie in fila hanno ribaltato il consueto e proiettato Roseto fra le prime 4 della classifica, dunque pure in corsa per un posto alla Final 8 di Coppa Italia di categoria, per la gioia di coach Righi che si schermisce e chiosa: «Nessun volo pindarico: giochiamo col sorriso e, nel contempo, con i piedi saldamente ancorati a terra».

La gioia è uno dei tratti distintivi di una squadra giovanissima, costruita da Righi scommettendo su atlete futuribili e che ha in Justina Kraujunaite la più “vecchia”, pur avendo solo 29 anni. La polivalente lituana sorride e chiosa: «Non pensavo di essere vecchia abbastanza da essere la più vecchia, ma va bene così. Cerco di essere di supporto e indirizzo per le più giovani, apprendendo anch’io molte cose giorno per giorno».

E domenica, al PalaMaggetti, arriva Matelica, per uno spareggio fra terze, con il rosetanissimo Domenico Sorgentone coach delle marchigiane. Le Panthers continuano a giocare con un “platoon system” difficilmente battezzabile a livello individuale e proveranno a salire sull'ottovolante.