Francesco Di Giuseppe.
Francesco Di Giuseppe con il rosetano Mario Di Giovannantonio, che ha partecipato al ‘European Congress on Family’ a Dubrovnik.
Francesco Di Giuseppe con il Vicepresidente della Commissione Europea Raffaele Fitto e Jacopo Garrisi.
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Il politico rosetano ha, dallo scorso settembre, un ruolo di spicco nell’ECR Party: il Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei. Tornato per le feste natalizie, lo abbiamo intervistato.
Roseto degli Abruzzi (TE)
Sabato, 21 Dicembre 2024 - Ore 19:00
C’è un pezzo di Roseto degli Abruzzi a Bruxelles.
Francesco Di Giuseppe, conosciuto nel Lido delle Rose come capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale, ha recentemente intrapreso una nuova avventura professionale nella capitale d’Europa.
Chiamato direttamente dal Segretario Generale dell’ECR Party (il Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei), onorevole Antonio Giordano, Di Giuseppe ricopre da fine luglio il ruolo di Operation Manager: incarico che lo pone nel pieno delle attività organizzative e strategiche di uno dei principali gruppi politici europei.
Francesco ha già lavorato in Parlamento e in Regione Abruzzo. Circa la scelta di allargare i propri orizzonti ha dichiarato: «È stata una scelta serena e maturata nel tempo. Un cambio di passo necessario per crescere, misurarmi con sfide più grandi e vivere un contesto internazionale. Bruxelles è il luogo dove si prendono le decisioni che riguardano l’Europa intera e poter contribuire con il mio lavoro è un’opportunità e una responsabilità importante. Qui tutto scorre velocemente, ma è anche l’ambiente ideale per mettersi alla prova, per costruire progetti concreti e creare ponti tra le diverse realtà politiche e culturali del continente».
Il suo ruolo lo porta ad occuparsi di eventi internazionali, progetti specifici, comunicazione, ricerca e attività editoriali. Tra i primi progetti su cui ha lavorato, Di Giuseppe cita l’organizzazione del secondo “European Congress on Family” a Dubrovnik, in Croazia. Un evento che ha coinvolto oltre 500 partecipanti, con 300 delegati internazionali e 200 provenienti dalla stessa Croazia.
Per capire la portata della manifestazione, è utile sottolineare che all’evento sono intervenuti, tra gli altri, il Ministro italiano per la Famiglia, Natalità e pari opportunità Eugenia Roccella, l’ex primo Ministro polacco Mateusz Morawiecki, il Vice Presidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, il vice Presidente della Camera dei Deputati Fabio Rampelli, i Ministri croati Ivan Sipic e Ante Susnjar: rispettivamente della Demografia e dell’Economia.
Francesco chiosa: «Dubrovnik non è stato soltanto un momento di incontro, ma un’occasione per dimostrare che il dialogo è possibile. Riunire persone con esperienze e prospettive diverse è la chiave per costruire un’Europa più vicina ai cittadini. Il tema della famiglia ha rappresentato il filo rosso di questo evento: un valore universale e trasversale che ci ricorda le nostre radici e la nostra identità».
Oltre a questo tipo di eventi, il rosetano dalla rossa chioma coordina le delegazioni internazionali che partecipano agli eventi più importanti del panorama politico europeo, come Atreju, CPAC e IDU.
Circa la kermesse italiana, Francesco osserva: «Atreju, quest’anno, ha rappresentato un momento significativo. La presenza di oltre 150 rappresentanti da 24 Paesi ha reso evidente l’ampiezza del dialogo che l’ECR Party riesce a promuovere. È stato anche il contesto ideale per segnare un passaggio di consegne ideale, con Giorgia Meloni che ha aperto alla sua successione, passando il testimone della leadership europea al premier polacco Mateusz Morawiecki. Un gesto che dimostra la centralità dell’ECR come motore del confronto tra le forze europee più vicine alle sensibilità conservatrici e sovraniste».
Molto interessante anche l’attività di gestione di progetti editoriali come “The conservative.online”, una testata che raccoglie contributi da autori di diversi Paesi europei. Il Nostro spiega: «L’obiettivo è chiaro: offrire una voce autorevole su temi chiave per l’Europa di oggi e stimolare un dibattito aperto, fatto di analisi approfondite e contenuti di qualità. È uno strumento utile non solo per informare, ma anche per ispirare e proporre visioni condivise».
L’ampia panoramica del suo lavoro si conclude con la gestione di ricerche, sondaggi e dossier mirati, attività indispensabili per comprendere meglio le sfide attuali e orientare le scelte politiche in modo consapevole e concreto. Sul tema, Di Giuseppe dichiara: «I dati sono fondamentali per capire la direzione in cui stiamo andando e, soprattutto, per individuare risposte efficaci alle esigenze dei cittadini e delle comunità».
Lavorare a Bruxelles, restando Consigliere Comunale a Roseto degli Abruzzi, non deve essere semplice. Ma Francesco risponde: «Seguo costantemente la politica locale e chiaramente anche i lavori del Consiglio Comunale, sia in presenza che da remoto, grazie anche a un gruppo solido e coeso che lavora con impegno e passione. Roseto è la mia casa, il luogo dove ho iniziato il mio percorso politico e dove voglio continuare a dare il mio contributo. Poter vedere la mia città crescere e migliorare è per me una priorità, anche a distanza».
Circa le eventuali sinergie in cui potrebbe entrare mediante il suo lavoro, Di Giuseppe conclude: «Posso essere utile alla mia città, nel creare un raccordo con le istituzioni europee, in particolare quelle conservatrici».
Dunque in bocca al lupo al “Rosso Malpelo” della politica rosetana, che nel 2015 ebbe l’idea – tanto folgorante quanto provocante – di contestare l’ex brigatista rossa Barbara Balzerani, di scena in una libreria di Roseto degli Abruzzi, accogliendola a bordo di una Renault 4 rossa.
Luca Maggitti Di Tecco
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