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Martedì, 1 Aprile 2025 - Ore 21:55 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie B Nazionale – Girone B – Pallacanestro Roseto
CI MANCAVA FRANKESTEIN SENIOR...
La sequenza dell’espulsione di coach Franco Gramenzi, a opera dell’arbitro Cosimo Schena.
[Mimmo Cusano]


La sequenza dell’espulsione di coach Franco Gramenzi, a opera dell’arbitro Cosimo Schena.
[Mimmo Cusano]


La sequenza dell’espulsione di coach Franco Gramenzi, a opera dell’arbitro Cosimo Schena.
[Mimmo Cusano]


Franco Gramenzi, coach della Pallacanestro Roseto, squalificato per 3 giornate al termine della partita contro la Virtus Roma, nel corso della quale era stato espulso nel secondo quarto. Qualche riflessione, le sentenze e la ‘solita’ preghiera.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 26 Marzo 2025 - Ore 23:45

Domenica scorsa, 23 marzo 2025, a mezzogiorno e un quarto, prima di andare a pranzo, ho scritto un articolo che secondo me era necessario scrivere. Lo condivido nuovamente in calce. Perché l’aria è cambiata.

Questo pensavo alle ore 12.15. Poi, alle 19, è iniziata la partita fra Pallacanestro Roseto e Virtus Roma e – nel secondo quarto – l’arbitro Cosimo Schema ha dato tecnico e, pochi secondi dopo, espulso Franco Gramenzi.

Dice: ma prevedi le cose? Magari... mi giocherei 6 numeri al superenalotto e me ne andrei a fare l’eremita in montagna a leggere libri!

E però la Primavera è arrivata e, con essa, l’aria cambiata. Roseto degli Abruzzi è piccola, non conta niente – nonostante la tradizione – e può attendere, per il Paradiso della Serie A2. Può attendere – a mio avviso, purtroppo – anche questa stagione.

Ci sono le tradizioni di Livorno e – soprattutto – Montecatini. C’è Roma, con la NBA che ha già detto che Roma e Milano sono fra le 11 città europee del prossimo progetto. Poi c’è Ruvo di Puglia, con il caro Gianluca Basile che giorni fa, su Repubblica, ha detto che è tempo per la sua Ruvo di Puglia di andare in A2. Insomma: anche quest’anno, si sale l’anno prossimo. Siamo in troppi. E chi ci rimetterà saranno, al solito, i “descamisados”, i senza potere né protezione.

E cioè quelli che interpretano davvero il gioco e non pretendono protezioni né favoritismi. Quelli che giocano pulito e che subiscono difese al limite del rugbistico/pugilistico.

Lo scorso anno c’è stato il pieno delle toscane: Livorno Pielle per la Supercoppa, Herons Montecatini per la Coppa Italia, Livorno Libertas per la A2. Poi l’eccezione Avellino, inarrestabile per i suoi playoff di eccezionale intensità.

Dice: ma che vai cianciando, che Roseto ha vinto la Supercoppa, in questa stagione? E vorrei pure vedere, quando vinci la semifinale di 18 punti e la finale di 31!

Ma il diavolo si nasconde nei dettagli. E il dettaglio è una partita ben indirizzata nel primo quarto e nel primo tempo. Oppure in una bottiglia tenuta in mano per bere, che può trasformarsi in oggetto contundente.

Perché la buona fede è cieca, ma la malafede ci vede benissimo.

Insomma: non è tempo per noi (inteso come comunità rosetana) di salire in A2. E forse non lo sarà mai (più). Salvo vincerle tutte di 20. Cosa quasi impossibile nei playoff.

Dunque, almeno, bisogna cercare di mantenere la calma nelle inutili 5 partite che restano di stagione regolare (inutili perché Roseto sa già che è al primo posto nel tabellone playoff), per giocare poi i playoff avendo sempre il fattore campo a proprio favore. E, ovviamente, mantenere la calma anche nei playoff.

E, dunque: basket e tanatosi. Fingersi morti. Non dire nulla, non protestare, non fare un cenno.

Tifosi rosetani tutti: prima lo capite, prima possiamo provare a salvare questa stagione. Altrimenti siamo già condannati, a mio avviso. E siccome la Costituzione della Repubblica Italiana, all’articolo 21, mi dà la libertà di affermare un mio pensiero, io non tacerò perché non ho paura di nessun potere, credendo nel motto: male non fare, paura non avere.

Dario Di Gennaro di Roma – arbitro di Panthers Roseto-Treviso (A2 Femminile, al PalaMaggetti) – ha scritto un referto in cui ha affermato che qualcuno voleva picchiare lui e il suo compagno di direzione arbitrale. Lo ha scritto specificando che era chiuso negli spogliatoi. Risultato: squalifica di una giornata del PalaMaggetti per una gara di basket femminile.

Poi lo stesso ha diretto Livorno-Ruvo di Puglia di basket maschile, con un finale di partita, dopo la sirena, da tregenda in campo, ma nulla ha visto. Sempre come da dispositivo pubblicato sul sito della FIP.

Helmi Tognazzo e il suo compagno di direzione hanno indirizzato la finale di Coppa Italia di basket persa dal Roseto maschile contro la Gema Montecatini e ha ulteriormente ribadito chi comanda e decide (lo sosteneva pure Aldo Giordani), con il fischio “canestro&flopping” Bedin/Tiberti. Messaggio chiaro: non la decidono i giocatori, la decido io.

Domenica scorsa l’ultima perla nera: in una gara inutile per Roseto, al primo richiamo dopo 15 minuti, l’arbitro Cosimo Schena ha dato tecnico ed espulsione immediata a un coach che ha 61 anni, allena da 40 anni e ha vinto 12 trofei (10 campionati e 2 coppe). E che dà del lei anche a chi conosce da anni.

Perché tutto si può dire di Franco Gramenzi, ma che sia un aggressore violento o un maleducato credo che ancora non sia possibile affermarlo. Nonostante l’epoca delle post verità e la grandissima confusione che c’è sotto il cielo. Generale e del basket.

Adesso ci mancava Franco Gramenzi che diventa “Frankestein Senior”... che tristezza!

Purtroppo, ai miei occhi è tutto chiaro. Pure troppo. Non è tempo per Roseto. Salvo vittorie larghe in ambienti sterilizzati.

Dunque, dopo aver letto le multe, prego tutti gli amanti della pallacanestro rosetana di rileggersi il mio appello alla “tanatosi cestistica” e di incitare solo la propria squadra, urlando “RO-SE-TO!” e basta.

Altrimenti, nelle prossime due partite in casa, contro Ruvo di Puglia e Livorno, sarà un gioco da ragazzi vaticinare qualche squalifica al PalaMaggetti e soffocare per l’ennesima volta il diritto della Pallacanestro Roseto a giocare e vincere, proponendo un bel gioco e non malmenando gli avversari.

Di questa ultima (spero), penosa pagina di basket e amministrazione del potere, mi ripugna dal profondo pensare allo stigma che la sentenza di squalifica imprime su una persona come Franco Gramenzi: troppo corretto per i nostri tempi e i fenomeni che girano.

Di seguito, in rosso multa e squalifica e in blu l’articolo/appello.

PALLACANESTRO ROSETO

Ammenda di Euro 898,00 per offese e minacce collettive frequenti da parte dei tifosi locali verso gli arbitri nonché per lancio di un oggetto contundente (una pallina di gomma) che colpiva il primo arbitro [art. 27,4bd RG rec.,art. 27,5bd RG rec.,art. 24,4 RG,art. 27,11ac RG rec.].

FRANCO GRAMENZI (PALLACANESTRO ROSETO)

Squalifica per 3 gare perchè, già sanzionato con un fallo tecnico, e allontanato, durante il secondo periodo, dopo un primo richiamo verbale, entrava in campo urlando e tentava di colpire il primo arbitro con una bottiglietta d'acqua; comportamento a seguito del quale veniva espulso [art. 33,1/1c RG,art. 33,1/1d RG].

ROSETO.com > Archivio > 25 marzo 2025
Pallacanestro Roseto & Panthers Roseto
BASKET & TANATOSI: FINGERSI MORTI PER CONTINUARE A VIVERE... E MAGARI A VINCERE.
Con questo pezzo, quando ancora è marzo, concludo una personalissima trilogia sul ‘Potere nella pallacanestro’, dettatami da comportamenti, sanzioni e comparazioni di chi lo esercita. Con una preghiera finale al popolo rosetano.
CLICCA SUL LINK PER LEGGERE L’ARTICOLO
http://www.roseto.com/scheda_news.php?id=22285

Luca Maggitti Di Tecco
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