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Sabato, 19 Aprile 2025 - Ore 4:16 Fondatore e Direttore: Luca Maggitti.

Serie A2 Femminile – Girone B – Panthers Roseto
FRANCESCO DEL GOVERNATORE: SORPRESO, FELICE E CONSAPEVOLE.
Francesco Del Governatore.

Francesco Del Governatore insieme al tifoso delle Panthers Roseto, Francesco Maisano.

Francesco Del Governatore.

Intervista al General Manager delle Panthers che ripercorre l’ultimo lustro, analizza la stagione in corso e guarda al futuro con ottimismo, a cominciare dall’invito a tutti ad esserci per Gara 2, mercoledì 23 aprile alle 21 al PalaMaggetti.

Roseto degli Abruzzi (TE)
Mercoledì, 16 Aprile 2025 - Ore 15:30

Francesco Del Governatore è il General Manager delle Panthers Roseto. Entrato circa un lustro fa in società, per supportare la fortissima e artigianale passione del Presidente Gianpaolo Pigliacampo, ha saputo portare con sé il combinato disposto fra la passione di un rosetano che ha giocato a basket e studiato e lavorato a Milano e l’imprenditore che ha nel suo DNA quello del mitico nonno Italo Del Governatore – in arte “Italcolor” – profeta della fotografia a Roseto degli Abruzzi e autore delle immagini storiche della pallacanestro nel Lido delle Rose.

Dopo coach Simone Righi, abbiamo voluto sentire lui per un bilancio sulla stagione. Anzi, sul lustro del suo impegno con le Panthers. Ecco l’intervista.

Francesco Del Governatore, sei entrato nelle Panthers in Serie B e, dopo un lustro, ti ritrovi sulle soglie della Serie A1 per il secondo anno consecutivo. Più sorpreso o più felice?
«Più consapevole, che è la somma degli stati di sorpresa e felicità. Sono consapevole degli eccezionali risultati ottenuti da un gruppo di amici che amano la pallacanestro, sono sorpreso per questa stagione di così alto livello, sono felice per tutto il mondo Panthers e per i nostri tifosi che lo sostengono».

Se dovessi scegliere una gioia, fra quelle finora vissute in stagione e con i playoff promozione ancora da vivere?
«Una è poco, troppo poco! Ti dico il mio quintetto di gioie, visto che trattiamo di basket. 1.I nostri ospiti al PalaMaggetti, quando giochiamo in casa, che arrivano sia da altri sport sia dal mondo dei diversamente abili. 2.Avere un settore giovanile di centinaia di ragazzine entusiaste, che possono avere modelli di riferimento positivi nelle atlete delle squadre senior. 3.Essere riusciti a portare oltre mille spettatori al PalaMaggetti  a vedere la pallacanestro femminile, facendo diventare il pubblico rosetano fra i primi tre italiani, dopo le due squadre che militano in A1 e giocano l’Eurolega come Venezia e Schio. 4.Avere i conti in ordine dopo un inizio di stagione non facile, per le cose che abbiamo dovuto chiudere relative al campionato 2023/2024. 5.Avere disputato un campionato di Serie B, onorando la Serie C vinta lo scorso anno sul campo, essendo riusciti a qualificarci per i playoff, quando all’inizio non dovevamo vincere neanche una partita, vista la competitività del campionato cadetto che abbiamo giocato contro squadre laziali».

E se invece dovessi concentrarti su una amarezza?
«Lascia che ne dica due. La squalifica del campo, subita dopo la partita contro Treviso, e il sabotaggio dei nostri pulmini, in occasione della trasferta di Vicenza».

Con un mese di marzo diverso, sareste arrivati al primo posto in stagione regolare, visto che avete chiuso al sesto posto in classifica, a 4 punti – e cioè due vittorie – di ritardo dalla vetta?
«Luca, se avessi avuto le ruote, sarei stato un triciclo! Sorridiamo su ciò che è stato, per quanto difficile da digerire, ma che ormai non possiamo più cambiare. E concentriamoci sul futuro. Sai che noi delle Panthers siamo resilienti. Per questo ti dico che pure nel nostro cupo marzo c’è stata una bella luce: l’accoglienza del Nuovo Basket Aquilano e dei suoi tifosi, quando siamo stati costretti a giocare la nostra partita casalinga all’Aquila. Una accoglienza calorosa e piena di generosità, come quella ricevuta dal Basket Penne e dalla città vestina, in occasione del ritiro precampionato. Perciò va bene così, prendendo sempre il buono laddove si manifesta».

Ti sento contento e ne sono io per primo felice. Eppure la scorsa estate, dopo una stagione dai risultati eccezionali, con la semifinale di Coppa Italia e quella dei playoff, sembrava che il sogno Panthers in A2 non fosse destinato a durare, per motivi che andavano oltre il campo di gioco.
«È stata una estate dura quella del 2024, mentirei se dicessi il contrario. Eravamo così entusiasti di ciò che ci dava il campo, nello scorso campionato, che ci siamo fatti eccessivamente trasportare e questo ha comportato sacrifici, tagli di budget e la ridefinizione di alcune partnership all’interno della governance societaria. Ma direi che tutto questo fa parte della vita e dunque fa esperienza. Aver messo in ordine i conti e, nel contempo, essere ripartiti con una Squadra in Serie A2 e la seconda in Serie B ci ha reso più forti e più coesi al nostro interno».

È stato più difficile ripartire dopo la retrocessione dalla A2 alla B della stagione 2022/2023, oppure dopo la grande ma dispendiosa stagione 2023/2024?
«Sono state situazioni diverse. Nel primo caso c’era l’amarezza di aver fatto tutto al massimo delle nostre possibilità, eppure vederci retrocessi. Nel secondo, c’era da prendere atto che bisognava sottoporre le Panthers a una cura dimagrante, perché i costi erano cresciuti troppo. Col senno di poi, da imprenditore dico che entrambe le situazioni ci hanno insegnato e consentito di essere quelli che siamo oggi e cioè più competitivi restando vincenti».

Qualche rimpianto sul non aver rilevato prima un titolo di A2, faticando molto negli anni della Serie B costruita per vincere senza esserci però riusciti sul campo?
«Il passato non puoi cambiarlo. Direi che va bene così e che gli anni di cadetteria, per quanto frustranti sotto il profilo del risultato, ci hanno insegnato comunque a tenere duro e ripartire. Purtroppo, la Serie B è un campionato davvero difficile e tostissimo e quindi onore a chi riesce a vincerlo sul campo».

Torniamo all’attualità. Carmelo Bene, provocatoriamente parlando, “apparve alla Madonna”. Se le Panthers dovessero apparire alla Serie A1?
«Questa me la servi su un piatto d’argento: sarebbe un grandissimo colpo di teatro! Scherzi a parte, ti dico che la Serie A1 è qualcosa di affascinante e che magari Roseto cestistica – così come fatto con la pallacanestro maschile – certamente merita per il numero e il calore dei propri tifosi. Solo che i costi della massima divisione italiana sono da prendere con le molle. E noi, dopo una stagione in cui abbiamo messo in ordine i conti e siamo in perfetta regola con stipendi, tasse e adempimenti, avendo soltanto posizioni debitorie fisiologicamente legate alla nostra attività, dobbiamo continuare a fare pallacanestro in questo modo e cioè in modo sostenibile per noi e per l’ecosistema che abbiamo costruito in anni di grandi sacrifici. Se riusciamo a essere un modello virtuoso, le atlete e i loro agenti continueranno a essere felici di stare dalla nostra parte e noi saremo sempre di più una delle città in cui si vive bene e si fa basket onorando gli impegni».

Insomma: vietato vincere i playoff?
«Io non l’ho detto! Sul campo abbiamo sempre dato tutto e sono certo che la squadra di coach Righi continuerà a farlo. Vincere i playoff sarebbe avverare un sogno e certamente non ci tireremmo indietro. Poi, però, d’estate vieni a darmi una mano tu a quadrare i conti?».

Francesco, se ci portate in Serie A1, mi offro volontario!
«OK, Luca. Prendiamo questo impegno reciproco di fronte a Roseto degli Abruzzi. Intanto, però, lascia che ti ringrazi comunque della tua vicinanza, che è stata importante per arrivare a superare quota 1.000 spettatori contro Udine. Grazie anche per ciò che hai fatto con il Console Onorario della Lituania e, infine, per la splendida plaquette che hai dedicato alle Panthers! Infine, lasciami usare il tuo seguitissimo ROSETO.com per fare un doveroso e accorato appello ai tifosi rosetani, affinché gremiscano il PalaMaggetti mercoledì 23 aprile 2025, per gara 2 dei quarti playoff contro il Sanga Milano. Le Panthers, quando c’è il pubblico rosetano delle grandi occasioni, come hanno dimostrato in Coppa Italia, graffiano il doppio!».

Ultimissima: e se invece le Panthers non dovessero riuscire a conquistare la storica promozione in Serie A1?
«Intanto vediamo dove arriviamo in questi playoff, che devono ancora iniziare. Soprattutto, godiamoceli! Visto che ce li siamo meritati. La promozione sarebbe un sogno avverato, mentre tutto il resto sarebbe comunque vita da vivere, continuando il nostro impegno in Serie A2 e in Serie B per la città di Roseto degli Abruzzi, consolidando il progetto Panthers Roseto nelle sue due declinazioni senior e nell’importante settore giovanile. Avremo una estate molto più tranquilla, rispetto a quella dello scorso anno, quindi potremo concentrarci sul potenziamento dei nostri progetti, perché vogliamo continuare a crescere e divertirci, insieme ai nostri tifosi».

Luca Maggitti Di Tecco
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