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Serie C Regionale – Pallacanestro Atri
IMPRESSIONI DI SETTEMBRE
LO STRANIERO
Peter Van Elswyk.


Parlano Peter Van Elswyk e Paolo Fulgenzi.

Atri (TE)
Venerdì, 11 Settembre 2009 - Ore 12:30

Proseguono a buon ritmo gli allenamenti in casa Pallacanestro Atri. Venerdì scorso c’è stato anche il primo scrimmage stagionale, contro la giovane formazione della Virtus Roseto, guidata dall’ex bandiera atriana Tonino Caivano, che è servito alla squadra per riprendere confidenza con pallone e parquet.

Abbiamo fatto qualche chiacchiera con i due principali ingaggi della nuova stagione, il pivot Peter Van Elswyk e la guardia-ala Paolo Fulgenzi.

Il nuovo pivot atriano si può considerare come uno dei migliori in circolazione nel panorama della C Regionale Abruzzo-Molise. Non può giocare nei campionati LNP solo perchè dei regolamenti, per quanto riguarda la formazione giovanile, glielo impediscono e, di conseguenza, è eleggibile solo in serie A o nei campionati regionali.

E qui il lungo canadese storce un po’ il naso: “Non sono molto d’accordo con queste riforme, non solo da un punto di vista cestistico. Risiedo in Italia dal 2001 e sono cittadino italiano per matrimonio. Lavoro regolarmente, pago le tasse e voto, francamente trovo ingiusto tutto ciò e ci sono diversi ragazzi con questo problema. Considerando anche che ci viene impedito di misurarci ad un livello più alto. Ma noto comunque anche della confusione, ad esempio, con la C Dilettanti che dall’anno prossimo sparisce e dovrebbe diventare C Regionale, non so ancora dove potrò giocare l’anno prossimo. Purtroppo però ora è così e dobbiamo adeguarci”.

Fisico imponente (206 cm per 113 kg), dispone di una varia gamma di movimenti offensivi spalle a canestro, non disdegnando un pungente tiro dalla media, ed a volte anche lunga distanza. Rimbalzista e stoppatore di livello, in difesa fa sentire il suo fisico, anche se a volte, non molte però, può avere dei problemi di falli con giocatori più veloci.

Vanta trascorsi in NCAA, prima a Southern California poi a Stanford, e con la nazionale canadese. In Italia ha calcato i parquet di Reggio Calabria, Reggio Emilia, Montegranaro e Ragusa in A2. Per lui, prima della parentesi nella C Regionale abruzzese tra Torre de Passeri, Lanciano e Penne, anche quattro presenze in Eurolega con la casacca dei London Towers.

“Sono venuto ad Atri perché , anche per motivi lavorativi, era la situazione migliore - dichiara Van Elswyk - . La società è seria e vuole tornare a vincere da subito ed è proprio questa forte volontà che mi ha convinto, in quanto a me piace sempre giocare per qualcosa di importante da raggiungere. Non amo fare dei campionati solo per il gusto di farli”.

Sulla squadra: “Mi sto trovando bene con i compagni e con il coach, c’è un giusto mix di esperienza e di giovani molto bravi. Ci sono tutte le condizioni per far bene, poi ovviamente sarà sempre il campo a dare le risposte”.

Sugli obiettivi stagionali il pivot canadese è piuttosto deciso: “Dobbiamo entrare nei play off, non importa se da primi, da secondi o da terzi, l’importante è esser dentro. Si sa che la post season è un campionato a parte ed in C Regionale il fattore campo non conta granché. E poi, se vogliamo vincere, dobbiamo battere i più forti. A me piace confrontarmi con chi è al mio pari o anche superiore, c’è più soddisfazione a batterli!”.

Fulgenzi, fortemente voluto da coach Di Ridolfo, non è un nome nuovo per gli sportivi atriani, essendo stato più volte avversario quando indossava la casacca dell’Amatori Pescara e protagonista di alcune sfide epiche. “Ho perso contro Atri una semifinale incredibile. Quella bomba di Francani allo scadere m’è rimasta impressa per un bel pezzo” dichiara Fulgenzi, ricordando quell'indimenticabile, per i tifosi atriani e non solo, gara 3.

Ha speso proprio con i biancorossi gran parte della sua carriera, tra C1 e B2, mentre nelle ultime due stagioni ha vestito la maglia del San Vito, in C Regionale, tenendo una media realizzativa superiore ai 20 punti.

Può ricoprire i ruoli di guardia e ala piccola, ma in emergenza può anche svolgere le funzioni di playmaker. In attacco fa dell’uno contro uno il suo punto di forza, essendo dotato di un ottimo primo passo di partenza, con il quale batte il diretto marcatore e di un buon fisico per tenere i contatti. Può anche colpire dalla lunga distanza, dove è un po’ discontinuo ma, se in giornata, può fare molto male. In difesa si fa valere grazie alla sua rapidità e ad un po’ di astuzia ed esperienza.

Sulle motivazioni che l’hanno portato a scegliere Atri dichiara: “Anche per me, come per Peter, era la situazione ideale visti gli impegni lavorativi. Ma dopo un paio di anni in cui ho disputato dei campionati senza ambizioni, avevo voglia di tornare a puntare in alto. La squadra è competitiva e si può fare sicuramente bene.”

Nelle ultime stagioni era la principale opzione offensiva, mentre quest’anno è chiamato ad integrarsi in un sistema in cui le responsabilità saranno più diffuse. “Ma non è un problema – dice Fulgenzi – anzi, giocare con un play come Centola ed un pivot come Van Elswyk sicuramente facilita le cose e tutta la squadre ne trarrà benefici. Certo, bisogna ancora trovare le giuste intese sul campo e stabilire qualche gerarchia, ma abbiamo davanti ancora del tempo per affinare il tutto”.

Sulle aspettative della stagione: “Puntiamo a far bene e cercheremo di rientrare tra le prime quattro, cinque in classifica. Ovviamente non sarà facile, ma ce la metteremo tutta!”.
Davide Di Sante
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