DOPPIA PERSONA(LITA’) A sinistra, Claudio Batta. A destra, il suo personaggio Capocenere.
|
Dopo il week-end passato in Abruzzo, il nostro amico Claudio Batta ci scrive dolci parole, il suo personaggio invece ci massacra…
Abbiategrasso (MI)
Venerdì, 23 Marzo 2007 - Ore 00:01
Riceviamo da Claudio Batta e pubblichiamo.
Cari nuovi amici,
è stato davvero bello conoscervi, ce ne fossero di matti come voi che hanno voglia e riescono a divertirsi in modo così semplice e legale.
Ancora una volta mi rendo conto di non essermi sbagliato sull'amore a prima vista per l'Abruzzo e gli abruzzesi...ancora meglio forse dire Teramani!! :-)
Ogni volta che vengo mi dispiace essere lì per motivi di lavoro e soprattutto da solo così da non poter condividere le vostre virtù (non la ricetta...ma anche quella) con i miei amici più cari.
Grazie ancora per la splendida domenica che mi avete fatto passare. Mi sento sempre più vicino a voi. In tutta sincerità.
Vostro.
Claudio Batta
Riceviamo da Capocenere e pubblichiamo.
E anche sta volta non ho timbrato ù biglietto come di solito mi piace fare quando me ne vado in trasferta.
Ormai ho capito ‘na cosa che quando me ne vado in Abbruzzo dagli amici miei, di affondare la vanga in una calda aiuola inumidita*, non se ne parla neanche…figuriamoci se posso sperare di puzzarlo nel fiorone**, nooo questo mai!! Ma neanche da dire un lingua contro lingua…’nchia manco una che mentre ordina un cubbalibbre, inavvertitamente si sfrega sulla minchiazza del sottoscritto. No e poi no.
In Abruzzo io sugno destinato a massacrarmi di zaghe*** con i depilantes che trovo in casa del mio amico Clementoni, dove sopra ci sono buttanazze che posano di fianco a porte blindate e serramenti in acciaio su misura.
Quest’ultima volta sugno arrivato al limite. Il mio amico Maggitti mi ha portato a giocare a baschet che a me non me ne può fregare una minchia di ‘sto cazzo di sport con dieci rricchioni che mettono una palla in un cestino…chi cazzo sei cappuccetto rosso, perché non ci metti la tua testa di minchia in quel cazzo di cestino, poi vai dalla nonna e ciò ‘nzzicchi ‘ndoo culu.
Poi non c’ho visto più quando m’è toccato fare la doccia co ‘sta bbanda di rrricchioni. Che poi dopo ho saputo quanto ho rischiato, quando mi hanno detto che tale Alessandro/Massimo fa parte di quel tipo di esseri che io rinchiuderei in una stanza insieme a Malgioglio, Busi e tre pali della telecom, cà cusi sa à sfogare.
Poi siamo andati a mangiare nell’agriturismo. Qui mi sono divertito anche se a un certo punto un tale che, probabbile che la sifilide c’ha rovinato i nervi del cervello, si è alzato in piedi e ha cominciato a urlare “uakka ukka uakka” che sembrava mia cognata che s’incazza e urla quando io per dispetto ci piscio sulle tende.
Però è stato bbello, c’era una ficona che ballava il tango, una cameriera che ballava ‘na danza contadina, che io mi sarei inchiumato, un deficiente che a un certo punto s’è messo ù grembiule per aiutare la cameriera nella speranza di ottenere un trumotto**** volante tra ‘na portata e l’altra.
Insomma proprio ‘nabbanda di rincugghiuniti.
L’Abbruzzo è bello…è la ggente che mi preoccupa!
LEGENDA
*rapporto sessuale tradizionale
** rapporto anale
*** onanismo
****rapporto orale
Capocenere
POST SCRIPTUM
Capocenere e la “Nimmistica”
Uomo di poche parole. 4 lettere. ZOFF
Simile a una monovolume. PLATINETTE
L’Arcuri attrice. NO
Accompagna il dolce. GABBANA
Le montano i campeggiatori. Con la T. TEDESCHE
Balla coi lupi. MIOPE
Vicino Cuba. LIBRE
E’ famoso quello di Troia. FIGLIO
ROSETO.com
|