Stefano Valenti, tre cose positive dell'Italia, se le hai viste, contro la Serbia.
“Il quintetto di partenza che ha saputo prendere il controllo della gara con Cusin (esordiente) al posto di Bargnani; i 27 minuti solidi di Hackett (esordiente); la reazione nella seconda metà del terzo quarto, da -18 a -4. Contro la Serbia. Forse la squadra si è un po' allungata rispetto a quella che avevamo alla palla a due.”
Tre cose negative.
“I tre parziali troppo pesanti da incassare: -9 nel secondo quarto (2-11), -14 ad inizio terzo (3-17), -13 ad inizio del quarto (4-17). Troppa roba da poter digerire contro la Serbia. Poi l'attacco che si ferma, complice l'1/7 di Belinelli da 3 (non unico motivo). Infine l'assenza di leadership in regia. Poi dall'altra parte c'era Teodosic, che non hanno tutti. Ma domenica c'è Parker...”
Coach Ivkovic, a 14 secondi dalla fine, nel suo time out ai suoi avrà detto: "Serbo rancore"?
“No, ha detto ‘giochiamo un buon ultimo possesso’. Gli ha fatto più male essere eliminato dall'Eurolega di quanto possa aver ferito Pianigiani battendolo con la Serbia.”
ITALIA 68
SERBIA 80
Parziali: 18-10, 29-35, 53-57; 68-80.
ITALIA: Maestranzi, Carraretto 2, Mancinelli 8, Bargnani 22, Gallinari 15, Mordente 3, Cinciarini, Belinelli 9, Cusin 2, Datome, Hackett 7. Ne Renzi. Coach: Pianigiani.
SERBIA: Teodisic 15, Tepic 15, Rasic 5, Bjelica 3, Markovic 2, Savanovic 5, Keselj 7, Krstic 8, Perovic 6, Macvan 14. Ne Marjanovic. Coach: Ivkovic.
Arbitri: Christodoulou (Gre), Draibikovski (Ucr), Ciulin (Rom).
Tiri da 2: Italia 24/46; Serbia 20/42.
Tiri da 3: Italia 2/11; Serbia 9/26.
Tiri liberi: Italia 14/15; Serbia 13/13.
Rimbalzi: Italia: 33; Serbia 38.
Spettatori: 4.000.
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