“che sei andato ad andare di corpo?”
Domanda retorica, da rivolgere a chi arriva in ritardo a un appuntamento o non si trova nel momento del bisogno.

Il Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al TG3 Abruzzo delle ore 14, argomentando sulla vicenda della caccia ai cervi nella regione, ha dichiarato: «Non capisco perché non si siano dati fuoco in piazza...».
L’elegante sottolineatura del “Lungo”, era diretta a chi protesta per la caccia dei cervi in Abruzzo e non lo fa invece per identica caccia nelle altre regioni, essendo la questione regolata da legge dello Stato.
Il Presidente Marsilio dovrebbe assumere qualche farmaco, contro questo fastidioso rigurgito che ogni tanto lo bersaglia, aumentando a dismisura la produzione di acido che poi si trasforma in parole.
Altrimenti ciò che afferma, seppur inquadrato in un ambito ironico (non scomoderei qui la satira, che da sempre è strumento contro il Potere, e che quindi il Potere dovrebbe avere il buon gusto di non usare), diventa la misura del fiato corto di una classe dirigente che, essendo governante, dovrebbe invece fare respiri più strategici. E, soprattutto, meno offensivi verso chi la pensa diversamente.

L’anello che mi hai regalato vorrei che tu lo dessi al piccolo Carl Johan.
Perdonami, carissima, avrei dovuto scriverti tante cose, ma non ne sono capace. Ricordati sempre che Dio è con tutti noi e che Egli guida la nostra sorte nel migliore dei modi.
Ora non mi rimane altro che pensare con gioia al giorno in cui noi tre ci rivedremo.
Solo allora comincerà la nostra vera felicità.
Il tuo

(Carl Johan Oftedahl, 35 anni, medico, fucilato il 29 dicembre 1941 nella foresta di Nannestad (Oslo), Norvegia, con altri dieci patrioti. Decorato al Valor Militare.)

A cura di Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli
LETTERE DI CONDANNATI A MORTE DELLA RESISTENZA EUROPEA
Prefazione di Thomas Mann
Einaudi – Prima edizione 1954 – Pagine 816 – Euro 16 – Pagina 632

Miei cari,
vivo gli ultimi momenti della mia vita anche se breve e abbastanza tormentata. Voi avete fatto di tutto per me, io però non vi ho dato che dispiaceri che culminano per voi in una tragedia. Muoio con il solo rimpianto di non essere vissuto fino al giorno in cui avrei potuto darvi una mano, e sono tuttora convinto che l’amicizia si conosce nei momenti difficili [segue una frase illeggibile].
Cari genitori e cara sorella, speranza! Coraggio! Coraggio! E ancora una volta coraggio! Sono le sole parole che dicano abbastanza.
Nella mia ultima lettera vi ho scritto: «Sarei felice se vi sapessi tutti in buona salute. Abbiate cura di voi stessi, questo sarà una consolazione per me».
Saluti a tutti e... vivete.

(Dan Mihailovici, 20 anni, assassinato a Bucarest il 16 marzo 1942.)

A cura di Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli
LETTERE DI CONDANNATI A MORTE DELLA RESISTENZA EUROPEA
Prefazione di Thomas Mann
Einaudi – Prima edizione 1954 – Pagine 816 – Euro 16 – Pagina 742

Lubiana, 13.10.1942
Cara Mila,
sembra proprio che non ci vedremo più. Siate sani e felici! Ricordatevi tutti qualche volta di me: tu, Gregec, Andrej e tutti gli amici. Educa i figli come desideravo educarli io stesso.
Saluti e baci di cuore a te, Gregec e Andrejcek dal vostro papà.

(Vinko Kosak, 39 anni, professore, fucilato a Lubiana.)

A cura di Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli
LETTERE DI CONDANNATI A MORTE DELLA RESISTENZA EUROPEA
Prefazione di Thomas Mann
Einaudi – Prima edizione 1954 – Pagine 816 – Euro 16 – Pagina 580

Papà, sento la tua stretta di mano.
Mamma mia, caro tesoro. Ho le vostre fotografie, sai!
Cor, il tuo nobile, miglior amico se ne va.
Ans, il tuo caro ragazzo. È inevitabile, bambina.
Jopie addio, caro, caro tesoro.
Jan, sii un uomo per mia sorella.
Addio, addio! Anime! Anime che non potrò rivedere!
Addio, tesori. Milioni di baci dal vostro

A cura di Piero Malvezzi e Giovanni Pirelli
LETTERE DI CONDANNATI A MORTE DELLA RESISTENZA EUROPEA
Prefazione di Thomas Mann
Einaudi – Prima edizione 1954 – Pagine 816 – Euro 16 – Pagina 674